LONDRA - Dopo essere stato avvistato a Twickenham, nel sud ovest della capitale, e inseguito dalla polizia, e' ancora latitante uno dei piu' violenti criminali del Regno Unito. E' andata avanti tutta la notte, a Londra, la ricerca di Michael Wheatley, soprannominato "spaccacranio", evaso durante un permesso premio dalla colonia penale di Standford Hill sull'isola di Sheppey, nel Kent.
Definito "rapinatore violento", Wheatley stava scontando dal 2002 tredici ergastoli, che gli erano stati inflitti per diverse rapine a mano armata in cui, spesso, aveva colpito in testa, con il calcio della pistola, clienti di banca e diversi passanti. In particolare, la scorsa notte, la Met, la polizia metropolitana di Londra, ha pattugliato e battuto a tappeto la zona di Twickenham, zona residenziale di pregio non lontana da Richmond e dagli altri sobborghi ricchi del sud ovest e tempio del rugby mondiale. Resta tuttavia ignoto il motivo del passaggio di Wheatley in questa parte di Londra. La polizia, intanto, viene spinta dalla politica a trovare una soluzione a questo caso - definito "imbarazzante" in parlamento e in sede governativa - il prima possibile.
Il sottosegretario con delega agli istituti penitenziari Jeremy Wright, per il momento, ha promesso una revisione del caso e delle regole che consentono le licenze temporanee nelle "open prison", prigioni prive di celle in cui le persone condannate sono relativamente libere di aggirarsi in un'area controllata. Ora Wright lo ha promesso: "In futuro questi criminali verranno obbligati a indossare un braccialetto elettronico". Spesso a questi prigionieri vengono concessi permessi premio ed e' proprio durante una di queste licenze che Wheatley ha fatto perdere le sue tracce.
Oltre al sottosegretario, anche diversi deputati di Westminster si sono occupati del caso nei giorni scorsi. Come Philip Davies, parlamentare conservatore, che ha detto "dobbiamo anche capire, in prima istanza, perche' un criminale cosi' violento fosse in un carcere di questo tipo". Le rapine di Wheatley risalgono all'inverno fra il 2001 e il 2002 ed esistono diverse registrazioni di telecamere interne che hanno fatto capire agli inquirenti, e poi ai giudici, la violenza del suo approccio criminale. (AGI)
Definito "rapinatore violento", Wheatley stava scontando dal 2002 tredici ergastoli, che gli erano stati inflitti per diverse rapine a mano armata in cui, spesso, aveva colpito in testa, con il calcio della pistola, clienti di banca e diversi passanti. In particolare, la scorsa notte, la Met, la polizia metropolitana di Londra, ha pattugliato e battuto a tappeto la zona di Twickenham, zona residenziale di pregio non lontana da Richmond e dagli altri sobborghi ricchi del sud ovest e tempio del rugby mondiale. Resta tuttavia ignoto il motivo del passaggio di Wheatley in questa parte di Londra. La polizia, intanto, viene spinta dalla politica a trovare una soluzione a questo caso - definito "imbarazzante" in parlamento e in sede governativa - il prima possibile.
Il sottosegretario con delega agli istituti penitenziari Jeremy Wright, per il momento, ha promesso una revisione del caso e delle regole che consentono le licenze temporanee nelle "open prison", prigioni prive di celle in cui le persone condannate sono relativamente libere di aggirarsi in un'area controllata. Ora Wright lo ha promesso: "In futuro questi criminali verranno obbligati a indossare un braccialetto elettronico". Spesso a questi prigionieri vengono concessi permessi premio ed e' proprio durante una di queste licenze che Wheatley ha fatto perdere le sue tracce.
Oltre al sottosegretario, anche diversi deputati di Westminster si sono occupati del caso nei giorni scorsi. Come Philip Davies, parlamentare conservatore, che ha detto "dobbiamo anche capire, in prima istanza, perche' un criminale cosi' violento fosse in un carcere di questo tipo". Le rapine di Wheatley risalgono all'inverno fra il 2001 e il 2002 ed esistono diverse registrazioni di telecamere interne che hanno fatto capire agli inquirenti, e poi ai giudici, la violenza del suo approccio criminale. (AGI)