di Piero Ladisa – Dopo l’eliminazione in semifinale di Europa League ad opera del Benfica, la Juventus ritrova il sorriso conquistando il terzo scudetto dell’era Conte. Il tricolore era in cassaforte già da qualche settimana, ma per dare il via ai festeggiamenti serviva la matematica certezza. Quest’ultima arrivata domenica pomeriggio dopo la debacle della Roma al Massimino contro il Catania.
Terzo scudetto consecutivo doveva essere e terzo scudetto consecutivo è stato. Una stagione fenomenale scandita da vari record, dominata in lungo e in largo da Madama che tra i confini nazionali non ha avuto rivali, Roma esclusa. In passato solo la Juventus del Quinquennio (1930-35), allenata da Carcano, era stata capace di vincere tre scudetti di fila. Impresa che Conte e i suoi ragazzi sono riusciti ad eguagliare.
Domenica l’inizio dei festeggiamenti, ieri il naturale proseguimento nel corso della partita disputata contro l’Atalanta. In uno Stadium sold-out, la formazione bianconera ha centrato la 18ma vittoria in campionato dinanzi al proprio pubblico (come il Torino 1948-49 e il Milan 2005-06). Sono 31 (superato il primato dell’Inter 2006-07), invece, i successi complessivi. La rincorsa verso lo storico traguardo dei 100 punti, distante solo quattro lunghezze, prosegue.
Nella prima frazione di gioco la Juventus (in campo con diverse seconde linee) crea quattro occasioni. La più ghiotta vede protagonista Osvaldo. Consigli è abile a deviare in corner, alzando sopra la traversa, il colpo di testa dell’italo-argentino.
I primi 20' del secondo tempo scorrono via senza acuti. L’entrata in campo di Tevez (65') rinvigorisce i neo campioni d’Italia che con Quagliarella e Pogba vanno vicinissimi al vantaggio.
Vantaggio che arriva al 71' ad opera di Padoin: passaggio di Marchisio, tacco di Pogba e velo di Quagliarella per l’ex Atalanta che riceve palla e di destro infila Consigli con l’aiuto del palo. All’85' fa festa anche Pepe, in campo al posto di Lichtsteiner dopo cinque mesi di assenza. L’unica occasione di marca atalantina è di Baselli (86'). L’ultima del match, invece, porta la firma di Tevez: l’Apache, servito da Quagliarella, spreca dinanzi all’estremo difensore nerazzuro.
Da segnalare gli striscioni apparsi in Curva Sud. Il primo in memoria del Grande Torino dal titolo "Onore ai caduti di Superga". Il secondo di tenore diverso: "La morte e il rispetto sono uguali per tutti, l'onore solo per i caduti bianconeri".
IL TABELLINO
JUVENTUS-ATALANTA 1-0
Juventus (3-5-2): Storari; Barzagli, Ogbonna, Chiellini; Lichtsteiner (40'st Pepe), Padoin, Marchisio, Pogba, Peluso; Osvaldo (20' st Tevez), Giovinco (1' st Quagliarella). A disposizione: Buffon, Rubinho, Isla, Caceres, Bonucci, Pirlo, Vidal, Asamoah, Llorente. All. Conte.
Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Bellini, Lucchini (1' st Benalouane), Yepes (30' st Nica), Brivio; Raimondi (19' st Estigarribia), Carmona, Baselli, Bonaventura; Maxi Moralez, Denis. A disposizione: Sportiello, Nica, Scaloni, Migliaccio, Giorgi, Brienza, Kone, Bentancourt, De Luca. All. Colantuono.
Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Bellini, Lucchini (1' st Benalouane), Yepes (30' st Nica), Brivio; Raimondi (19' st Estigarribia), Carmona, Baselli, Bonaventura; Maxi Moralez, Denis. A disposizione: Sportiello, Nica, Scaloni, Migliaccio, Giorgi, Brienza, Kone, Bentancourt, De Luca. All. Colantuono.
Arbitro: De Marco
Marcatori: 27' st Padoin
Ammoniti: Estigarribia (A)
Espulsi: -