“Da anni la parola riciclo è entrata nell’ uso comune. Sta crescendo e sta portando dei frutti inattesi anche se la strada è ancora in salita.”
Così Rocco Carangelo, imprenditore e presidente della sezione riciclo di Confindustria Lecce, esprime la sua idea di novità nei confronti di un materiale per le costruzioni, interamente costituito da scarti accuratamente selezionati.
“Una famosissima canzone per bambini diceva “ I sogni son desideri ….non disperare nel presente ma credi fermamente e il sogno realtà diverrà….” ed è proprio di questo che oggi volevo parlare …. O meglio di un sogno che si sta realizzando ma con tanto sforzo e tanto impegno. Tutto questo – continua Carangelo - è nato e maturato tantissimi anni fa quando ho iniziato a parlare di rifiuti inerti e della ricchezza che essi rappresentano, ricchezza non fosse altro perché da essi può nascere tanto, andiamo con ordine.
Innanzitutto il materiale proveniente da un adeguato recupero può essere usato tal quale come materiale da riempimento e volevo ringraziare la ditta Martinese Carburanti che è stata una delle prime ditte nel mio territorio ad aver guardato avanti ossia aver guardato al futuro e all’ecosostenibilità realizzando il piazzale del suo nuovo punto vendita interamente con materiale riciclato”.
E’ terminato da poco il progetto denominato in acronimo “MACESE”, progetto di ricerca a cura del CETMA di cui la Carangelo Costruzioni è capofila, progetto iniziato nel luglio del 2013. E’ stato dimostrato, infatti, che è possibile valorizzare gli aggregati riciclati fino alla realizzazione di calcestruzzi con ottime classi di resistenza e blocchi per costruzioni, progetto che ha portato alla realizzazione di un prototipo di casa ecologica. Questo porta ad intravedere una prospettiva concreta per l’ampliamento delle possibilità di impiego degli inerti riciclati da demolizione tanto in ambito stradale quanto per applicazione in edilizia, realizzazione di frangionda, separatori di carreggiate su strade, sistemazione di corsie, sistemazione di porti, fino ad applicazioni strutturali.
“Questa la parte bella del sogno, commenta l’imprenditore salentino, ora invece le difficoltà che ancora oggi abbiamo. Come Presidente della sezione Recupero e Riciclo di Confindustria Lecce (sezione da me fortemente voluta per trattare i problemi del settore) e come capofila di un progetto così importante e innovativo, devo scontrarmi ogni giorno con le resistenze e la poca conoscenza della materia, cosa per cui sto lavorando da diverso tempo. La mia sezione ha nel corso dell’ultimo anno e mezzo lavorato tantissimo, cercando di sensibilizzare, soprattutto, gli enti pubblici sul problema che vivono gli impianti di recupero di materiale inerte. Questi ultimi non riescono a smaltire il rifiuto accantonato in quanto, i più, non conoscono l’utilizzo della materia prima seconda. Questo materiale si presta a diverse tipologie di utilizzo e, per legge, l’utilizzo nelle gare d’appalto è obbligatorio.
Infatti, la normativa attuale prevede l’obbligo, negli appalti pubblici, dell’ utilizzo, minimo del 30%, dei materiali M.P.S.
Di tale problema abbiamo anche investito la Provincia di Lecce che, con una delibera, ha prontamente inserito l’obbligo di riutilizzare, nei lavori appaltati dalla stessa, della percentuale prevista dalla legge. La Provincia è andata anche oltre chiedendo a tutti i Comuni della provincia di Lecce, di uniformarsi alla Direttiva Europea inserendo nelle proprie gare d’appalto l’obbligo di utilizzo di materiale edile M.P.S. nella misura minima del 30%, tale invito purtroppo non ha ancora avuto riscontro.
Essendo un uomo caparbio che crede nei propri progetti non lascerò al caso la possibilità di creare un tavolo di confronto tra Enti Pubblici e Confindustria Lecce al fine di collaborare all’unisono per risolvere il problema, non è possibile che ancora oggi le norme non vengano rispettate e si preferisce inquinare il territorio con l’abbandono di rifiuti nelle strade, nelle campagne, per poi aggravare sui cittadini il costo economico per le bonifiche. Lascio a tutti una riflessione”.
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