LECCE - Venerdì 30 maggio,a partire dalle ore 18, al Parco Tafuro,la Casa delle Donne di Lecce presenterà alla comunità del quartiere Leuca il progetto sul micro credito “Crescere nella solidarietà ”, tra i trenta vincitori del bando pubblico indetto dal Comune di Lecce nell’ambito del secondo stralcio della Rigenerazione Urbana del Quartiere Leuca.
Il progetto - presentato da LFD (Libera Federazione delle Donne), associazione che raggruppa le realtà della Casa delle Donne di Lecce - giunge alla sua prima tappa fondamentale, che attraverso un percorso pubblico di progettazione partecipata, vuole confrontarsi con le donne del quartiere Leuca e condividere i principi su cui impostare la scrittura del bando di microcredito destinato alle donne del quartiere. Nell'incontro verranno discusse le impostazioni e confrontati i principi del bando con le reali esigenze delle future partecipanti.
Il progetto di microcredito ha l'obiettivo di facilitare l’accesso al credito e dare la possibilità alle donne di investire nelle proprie capacità e potenzialità , per creare un’attività economica o riqualificarne una già esistente. Il microcredito consiste infatti nel credito di piccole somme destinate all’avvio o al sostegno di attività economiche da parte di persone che generalmente sono escluse dal settore finanziario formale (credito bancario).
La proposta della Libera Federazione delle Donne ha come obiettivo quello di supportare, attraverso dei piccoli finanziamenti concessi attraverso una selezione, lo sviluppo di attività sostenibili realizzate da donne, native e migranti, che abitano (preferibilmente) il quartiere Leuca.
La “rigenerazione” del quartiere portata avanti con il progetto è quella che può innescarsi attraverso percorsi virtuosi di cooperazione tra le persone. Le vincitrici dovranno infatti impegnarsi – dopo il primo anno di attività – a stipulare un contratto di cooperazione per la crescita economica sostenibile del quartiere, attraverso un piccolo contributo da destinare ad attivare altri progetti analoghi.
LFD è una Federazione attualmente formata da sette Associazioni, tutte a composizione femminile: AWMR (Association of Women of the MediterraneanRegion), La Linguere - Associazione di donne senegalesi, NAeMI - Forum di Donne Native e Migranti, Rete di Donne per la 194, Trust 'Nel Nome della Donna', WILPF, Cooperativa sociale Meticcia.
Queste associazioni hanno dato vita nel 2008 ad una Federazione, al fine di realizzare una sinergia tra soggettività femminili diverse ma tutte ugualmente motivate a costruire una relazione stabile tra donne.
La LFD opera per la valorizzazione dei diritti delle donne; per la valorizzazione delle differenze sociali, culturali e biografiche; per la promozione di una politica interculturale e multiculturale; per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione, di sfruttamento e oppressione delle donne.
Obiettivo dell'Associazione è la creazione una “Casa delle Donne” intesa come struttura aperta, un laboratorio dove le donne possano coniugare impresa culturale e azione politica interagendo con la comunità femminile salentina, nazionale ed internazionale, facendone un luogo reale e simbolico di comunicazione, attività , organizzazione politica autonoma e confronto fra donne, spazio aperto alle varie pratiche politiche femminili e di valorizzazione delle differenze culturali, sociali, biografiche attraverso l’incontro tra donne native e migranti.
Il progetto - presentato da LFD (Libera Federazione delle Donne), associazione che raggruppa le realtà della Casa delle Donne di Lecce - giunge alla sua prima tappa fondamentale, che attraverso un percorso pubblico di progettazione partecipata, vuole confrontarsi con le donne del quartiere Leuca e condividere i principi su cui impostare la scrittura del bando di microcredito destinato alle donne del quartiere. Nell'incontro verranno discusse le impostazioni e confrontati i principi del bando con le reali esigenze delle future partecipanti.
Il progetto di microcredito ha l'obiettivo di facilitare l’accesso al credito e dare la possibilità alle donne di investire nelle proprie capacità e potenzialità , per creare un’attività economica o riqualificarne una già esistente. Il microcredito consiste infatti nel credito di piccole somme destinate all’avvio o al sostegno di attività economiche da parte di persone che generalmente sono escluse dal settore finanziario formale (credito bancario).
La proposta della Libera Federazione delle Donne ha come obiettivo quello di supportare, attraverso dei piccoli finanziamenti concessi attraverso una selezione, lo sviluppo di attività sostenibili realizzate da donne, native e migranti, che abitano (preferibilmente) il quartiere Leuca.
La “rigenerazione” del quartiere portata avanti con il progetto è quella che può innescarsi attraverso percorsi virtuosi di cooperazione tra le persone. Le vincitrici dovranno infatti impegnarsi – dopo il primo anno di attività – a stipulare un contratto di cooperazione per la crescita economica sostenibile del quartiere, attraverso un piccolo contributo da destinare ad attivare altri progetti analoghi.
LFD è una Federazione attualmente formata da sette Associazioni, tutte a composizione femminile: AWMR (Association of Women of the MediterraneanRegion), La Linguere - Associazione di donne senegalesi, NAeMI - Forum di Donne Native e Migranti, Rete di Donne per la 194, Trust 'Nel Nome della Donna', WILPF, Cooperativa sociale Meticcia.
Queste associazioni hanno dato vita nel 2008 ad una Federazione, al fine di realizzare una sinergia tra soggettività femminili diverse ma tutte ugualmente motivate a costruire una relazione stabile tra donne.
La LFD opera per la valorizzazione dei diritti delle donne; per la valorizzazione delle differenze sociali, culturali e biografiche; per la promozione di una politica interculturale e multiculturale; per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione, di sfruttamento e oppressione delle donne.
Obiettivo dell'Associazione è la creazione una “Casa delle Donne” intesa come struttura aperta, un laboratorio dove le donne possano coniugare impresa culturale e azione politica interagendo con la comunità femminile salentina, nazionale ed internazionale, facendone un luogo reale e simbolico di comunicazione, attività , organizzazione politica autonoma e confronto fra donne, spazio aperto alle varie pratiche politiche femminili e di valorizzazione delle differenze culturali, sociali, biografiche attraverso l’incontro tra donne native e migranti.