BARI - “Da qualche tempo la parola “legalità” sembra essere entrata in modo permanente nel vocabolario della politica. Questo, naturalmente, ci fa molto piacere. Tuttavia vorremmo che non fosse solo una espressione rituale che, a furia di ripeterla, si svuota di senso” A dirlo attraverso una notaAlfonso Pisicchio , vice-sindaco di Bari e capolista di Centro Democratico con Pisicchio#perBari.
“Legalità continua - vuol dire educazione all’osservanza delle leggi e uguaglianza di posizione di fronte alla legge. A cominciare da chi, caricato di una responsabilità pubblica, come l’amministratore comunale, è tenuto ad un di più di attenzione. Per questo abbiamo sostenuto che l’attenzione alle regole rappresenti sia un dovere ineludibile, anche quando può diventare scomodo qualche no da parte di chi governa la città: è il caso della condotta da me assunta in occasione dell’episodio relativo alla Caserma Rossani, occupata da chi non ne aveva diritto e sottratta a chi, invece, lo aveva. Siamo sempre attenti- conclude il vicesindaco- per cultura politica e per storia e sensibilità personale, alle condizioni di difficoltà che provengono dagli strati sociali più fragili, che abbiamo,peraltro, il dovere costituzionale di sostenere. Ma non possiamo mai, dico mai, fare un passo indietro rispetto alla legalità, che rappresenta il presidio fondamentale della nostra convivenza democratica.”
“Legalità continua - vuol dire educazione all’osservanza delle leggi e uguaglianza di posizione di fronte alla legge. A cominciare da chi, caricato di una responsabilità pubblica, come l’amministratore comunale, è tenuto ad un di più di attenzione. Per questo abbiamo sostenuto che l’attenzione alle regole rappresenti sia un dovere ineludibile, anche quando può diventare scomodo qualche no da parte di chi governa la città: è il caso della condotta da me assunta in occasione dell’episodio relativo alla Caserma Rossani, occupata da chi non ne aveva diritto e sottratta a chi, invece, lo aveva. Siamo sempre attenti- conclude il vicesindaco- per cultura politica e per storia e sensibilità personale, alle condizioni di difficoltà che provengono dagli strati sociali più fragili, che abbiamo,peraltro, il dovere costituzionale di sostenere. Ma non possiamo mai, dico mai, fare un passo indietro rispetto alla legalità, che rappresenta il presidio fondamentale della nostra convivenza democratica.”