E' resa dei conti nel MoVimento 5 Stelle dopo la débacle delle Europee. Il deputato M5S, Tommaso Currò, critica la linea di Grillo e Casaleggio in una riflessione dopo il calo di consensi alle elezioni. "Grillo e Casaleggio devono assolutamente legittimare a esistere chi manifesta un'indole un po' più mite, un po' più calata sulla materia lavorativa per iniziare ad avere un dialogo interno", dice in una dichiarazione a Radio Città Futura il parlamentare, secondo cui "non è possibile che Grillo porti sul palco soltanto cinque o sei persone, i fedeli servitori, in una manifestazione plastica di come lui intende un gruppo parlamentare".
"E' un cerchio magico - aggiunge Currò - in cui i fedeli servitori di Grillo sono in malafede: non è possibile che Grillo abbia ragione da un anno su tutto perchè o è un dio che non si può discutere, oppure c'è una paura o una convenienza nel non manifestare mai una propria critica".
"Si sono utilizzati dei toni che hanno emarginato una componente dei deputati che avrebbe potuto portare una credibilità diversa. A questo punto si prenda atto che si vuole un clan e si costruisca un clan, non un partito", conclude il deputato 5 Stelle.
A rincarare la dose le dichiarazioni del sindaco di Parma Federico Pizzarotti. "Non dobbiamo essere quelli che 'danno la colpa agli altri', ma quelli che 'possono fare diversamente'. O facciamo autocritica per crescere o rimarremo relegati all'opposizione", scrive in post su Facebook il primo cittadino pentastellato della città emiliana.
Ad intervenire, quindi, anche uno degli epurati dal movimento, l'ex dissidente Lorenzo Battista, ora nel Gruppo Misto. "La debacle alle europee è solo l'inizio del declino: o si cospargono il capo di cenere o è la fine per i 5 Stelle", sottolinea Battista, che si mostra scettico su un'autocritica all'interno del movimento: "Non l'hanno mai fatta finora, dubito inizino ora".
I deputati 5 Stelle con un comunicato congiunto fanno quadrato. ''Assistendo al dibattito di queste ore, dobbiamo smentire alcune leggende metropolitane che stanno circolando sui dati elettorali. E' sbagliato affermare che abbiamo perso quasi 3 milioni di voti. Considerando un'affluenza alle Europee attorno al 58% contro il 75% delle Politiche dell'anno scorso, è come se avessimo perso poco meno di un milione di voti. Comunque è un calo, ma non l'emorragia di cui si favoleggia'', si legge nel documento del gruppo alla Camera.
Nel frattempo Beppe Grillo torna a farsi vivo sul blog, ma non entra nella polemica. Il leader parla delle amministrative e saluta la vittoria della candidata 5 Stelle alle comunali a Montelabbate, in provincia di Pesaro-Urbino. "Cinzia Ferri è stata eletta sindaco con il M5S nella cittadina di Montelabbate, nelle Marche, con il 50,4% dei voti. E' la prima 'sindaca' del MoVimento 5 Stelle e a lei va l'augurio di milioni di cittadini", scrive l'ex comico
"E' un cerchio magico - aggiunge Currò - in cui i fedeli servitori di Grillo sono in malafede: non è possibile che Grillo abbia ragione da un anno su tutto perchè o è un dio che non si può discutere, oppure c'è una paura o una convenienza nel non manifestare mai una propria critica".
"Si sono utilizzati dei toni che hanno emarginato una componente dei deputati che avrebbe potuto portare una credibilità diversa. A questo punto si prenda atto che si vuole un clan e si costruisca un clan, non un partito", conclude il deputato 5 Stelle.
A rincarare la dose le dichiarazioni del sindaco di Parma Federico Pizzarotti. "Non dobbiamo essere quelli che 'danno la colpa agli altri', ma quelli che 'possono fare diversamente'. O facciamo autocritica per crescere o rimarremo relegati all'opposizione", scrive in post su Facebook il primo cittadino pentastellato della città emiliana.
Ad intervenire, quindi, anche uno degli epurati dal movimento, l'ex dissidente Lorenzo Battista, ora nel Gruppo Misto. "La debacle alle europee è solo l'inizio del declino: o si cospargono il capo di cenere o è la fine per i 5 Stelle", sottolinea Battista, che si mostra scettico su un'autocritica all'interno del movimento: "Non l'hanno mai fatta finora, dubito inizino ora".
I deputati 5 Stelle con un comunicato congiunto fanno quadrato. ''Assistendo al dibattito di queste ore, dobbiamo smentire alcune leggende metropolitane che stanno circolando sui dati elettorali. E' sbagliato affermare che abbiamo perso quasi 3 milioni di voti. Considerando un'affluenza alle Europee attorno al 58% contro il 75% delle Politiche dell'anno scorso, è come se avessimo perso poco meno di un milione di voti. Comunque è un calo, ma non l'emorragia di cui si favoleggia'', si legge nel documento del gruppo alla Camera.
Nel frattempo Beppe Grillo torna a farsi vivo sul blog, ma non entra nella polemica. Il leader parla delle amministrative e saluta la vittoria della candidata 5 Stelle alle comunali a Montelabbate, in provincia di Pesaro-Urbino. "Cinzia Ferri è stata eletta sindaco con il M5S nella cittadina di Montelabbate, nelle Marche, con il 50,4% dei voti. E' la prima 'sindaca' del MoVimento 5 Stelle e a lei va l'augurio di milioni di cittadini", scrive l'ex comico