OSTUNI (BR). Proseguono gli eventi nella Città Bianca: nell’ambito del progetto "Attenzione alla Città e Recupero della Memoria Storica" l’Università delle Tre Età di Ostuni organizza per venerdì 9 maggio con inizio alle ore 18:30 presso la Biblioteca Comunale un incontro dal titolo "Assassini, duelli e briganti: note storiche sui crimini ostunesi dal XVI al XIX secolo".
Toccherà alla professoressa Silvana Giovene presentare il relatore, l'avvocato Gianmichele Pavone, affermato cultore di storia locale e brillante conferenziere, che ha condotto un’interessante ricerca, rispolverando preziose fonti documentali, che va dai tempi della regina Bona Sforza all’Unità d’Italia, sugli episodi più rilevanti che hanno visto spargimento di sangue in città e nelle campagne.
In questa lunga storia di faide fra nobili famiglie durate quasi un secolo (da Falgheri ad Ayroldi) ma anche fra uomini comuni uccisi dalla criminalità o morti in circostanze misteriose, spicca il noto duello tra Petracone Caracciolo, duca di Martina, e Cosimo Acquaviva d’Aragona, duca di Nardò, avvenuto nel 1665, davanti alla Chiesa dei Cappuccini.
Così come rilevante è il fenomeno del banditismo e del brigantaggio pre e postunitario contro il quale si scatenò la repressione delle forze governative.
"Far conoscere la storia del nostro passato, anche attraverso alcune tra le pagine più dolorose che hanno caratterizzato la vita degli ostunesi, è la via obbligata per comprendere meglio alcuni tratti distintivi la nostra identità" ha dichiarato il presidente dell’Unitre Lorenzo Cirasino "Per questo va dato atto e merito al relatore di un lavoro che merita di essere divulgato".
Daniele Martini
Toccherà alla professoressa Silvana Giovene presentare il relatore, l'avvocato Gianmichele Pavone, affermato cultore di storia locale e brillante conferenziere, che ha condotto un’interessante ricerca, rispolverando preziose fonti documentali, che va dai tempi della regina Bona Sforza all’Unità d’Italia, sugli episodi più rilevanti che hanno visto spargimento di sangue in città e nelle campagne.
In questa lunga storia di faide fra nobili famiglie durate quasi un secolo (da Falgheri ad Ayroldi) ma anche fra uomini comuni uccisi dalla criminalità o morti in circostanze misteriose, spicca il noto duello tra Petracone Caracciolo, duca di Martina, e Cosimo Acquaviva d’Aragona, duca di Nardò, avvenuto nel 1665, davanti alla Chiesa dei Cappuccini.
Così come rilevante è il fenomeno del banditismo e del brigantaggio pre e postunitario contro il quale si scatenò la repressione delle forze governative.
"Far conoscere la storia del nostro passato, anche attraverso alcune tra le pagine più dolorose che hanno caratterizzato la vita degli ostunesi, è la via obbligata per comprendere meglio alcuni tratti distintivi la nostra identità" ha dichiarato il presidente dell’Unitre Lorenzo Cirasino "Per questo va dato atto e merito al relatore di un lavoro che merita di essere divulgato".
Daniele Martini