BRINDISI - "La ferita della morte di Melissa si riapre ogni mattina, ogni secondo". Sono le parole commosse del padre di Melissa Bassi, Massimo, al termine della cerimonia di commemorazione che si e' svolta nel l'istituto Morvillo-Falcone di Brindisi alla presenza degli studenti, dei docenti e delle autorita', nonche' del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Massimo Bassi, insieme al ministro e a Veronica Capodieci (la studentessa che nell'attentato rimase ferita piu' gravemente), ha deposto un mazzo di girasoli, i fiori preferiti dalla figlia, davanti alla stele che e' stata apposta nel luogo in cui si trovava Melissa quando esplosero le bombe piazzate da Giovanni Vantaggiato.
"Noi non cerchiamo vendetta, spero che in Appello diano la stessa condanna, e' quello che si merita, non doveva fare una cosa del genere", ha riferito Massimo Bassi in merito al processo, che si e' gia' concluso in primo grado con la condanna all'ergastolo dello stragista e che prevede per il 23 giugno la sentenza d'appello.
"Mia moglie non riesce a tornare qui, in questa scuola", ha detto ancora il padre di Melissa, spiegando ai giornalisti l'assenza della moglie Rita dalla cerimonia ci commemorazione organizzata dalla scuola che la figlia frequentava e davanti alla quale fu uccisa.
"Lei non c'e' la fa - ha aggiunto il padre - oggi ho provato a convincerla ma ha detto di no. La capisco perche' e' un dolore troppo forte. Vivremo questa giornata anche a Mesagne, dove avremo tante cose da fare: alle 18.30 ci sara' una messa in chiesa, poi la fiaccolata, nel pomeriggio anche l'intitolazione del parco del Cillarese. Sara' una giornata di ferite che si riaprono. Ringrazio tutti quelli che si ricordano di Melissa, saranno sempre lodati, e sempre una cosa bella per noi".
"Noi non cerchiamo vendetta, spero che in Appello diano la stessa condanna, e' quello che si merita, non doveva fare una cosa del genere", ha riferito Massimo Bassi in merito al processo, che si e' gia' concluso in primo grado con la condanna all'ergastolo dello stragista e che prevede per il 23 giugno la sentenza d'appello.
"Mia moglie non riesce a tornare qui, in questa scuola", ha detto ancora il padre di Melissa, spiegando ai giornalisti l'assenza della moglie Rita dalla cerimonia ci commemorazione organizzata dalla scuola che la figlia frequentava e davanti alla quale fu uccisa.
"Lei non c'e' la fa - ha aggiunto il padre - oggi ho provato a convincerla ma ha detto di no. La capisco perche' e' un dolore troppo forte. Vivremo questa giornata anche a Mesagne, dove avremo tante cose da fare: alle 18.30 ci sara' una messa in chiesa, poi la fiaccolata, nel pomeriggio anche l'intitolazione del parco del Cillarese. Sara' una giornata di ferite che si riaprono. Ringrazio tutti quelli che si ricordano di Melissa, saranno sempre lodati, e sempre una cosa bella per noi".