Una vera e propria "task force" affidata dal governo a Raffaele Cantone e all'Authority anti-corruzione da lui presieduta. E una mobilitazione del Parlamento per avviare una sessione speciale delle Camere che ultimi l'impianto normativo necessario a scongiurare il diffondersi di episodi di malaffare nel Paese. L'ondata di indignazione per i nuovi episodi di corruzione all'Expo di Milano suscita la reazione della politica che corre ai ripari per arginare le conseguenze che potrebbero derivare da una nuova Tangentopoli.
Secondo il presidente del Consiglio non è sufficiente un gruppo di dirigenti statali che coordina i ministeri competenti, che accelera le procedure burocratiche, che sblocca in fretta i visti per le delegazioni ospiti. Bisogna alzare l'asticella con un pool di avvocati, magistrati contabili, esperti di contratti da affiancare ai professionisti che sono al lavoro. "Milano ce la farà , noi non molliamo". L'Expo è "un'occasione troppo grossa per buttarla via", ha detto Renzi.
Intanto lunedì gli interrogatori di garanzia dei sette arrestati giovedì scorso per appalti e tangenti sull'Expo,tra cui il direttore Acquisti e Pianificazioni, Paris.