Renzi, "Possiamo cambiare l'Italia e l'Ue"

Dopo il trionfo i democrats si rimboccano le maniche. Il premier Renzi riunisce a Roma la Direzione nazionale del partito, forte del 40,8% conquistato alle europee e della successiva vittoria alle amministrative.

"Abbiamo scelto di non festeggiare perché si tratta di un risultato carico di responsabilità", sottolinea subito il premier-segretario, che puntualizza: "Siamo il primo partito d'Europa, non solo d'Italia". E questo, ovviamente, comporta la necessità di mantenersi all'altezza e non deludere gli elettori, per il bene loro e del Paese. "E' un voto dato dagli italiani per l'Italia", che vuole cambiare e dare una scossa anche all'Unione europea. E i democratici, adesso, diventano il "partito della speranza", che in Europa può "contare davvero".

E' necessario, adesso, mantenere i buoni propositi, perché "gli slogan della campagna elettorale diventano impegni". Quindi, avanti subito con le riforme, che "presto riprenderanno il loro iter". In arrivo, ricorda Renzi, quella della Pubblica Amministrazione. Poi misure per la competività, la delega fiscale e la giustizia. Su tutte, però, c'è la "madre di tutte le battaglie, quella per il lavoro". Perché il decreto Poletti - spiega il premier - è solo il primo passo per rilanciare l'occupazione, e far ripartire l'economia dell'Italia.

Il premier fa anche il punto anche sulle riforme istituzionali, e chiede di portare a termine in fretta quella del Senato. Entro l'estate arriverà la nuova legge elettorale: dovrà contenere norme che permettano al Paese di avere governi stabili.

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