Salone del Libro di Torino '14: la crisi come occasione di cambiamento

dal nostro inviato Dario Durante - La crisi come un’occasione di cambiamento e di vera innovazione per liberare energia, competenze e creatività giovanile nell'ambito del mercato editoriale. Con la cultura si mangia, eccome: secondo uno studio della Camera di Commercio di Torino, infatti, lo scorso anno, la kermesse ha prodotto una ricaduta economica sul territorio cittadino di 53 milioni di euro.

L'edizione attuale, inoltre, si è aperta all'insegna dell'ottimismo. Il tema centrale del Salone, infatti, è il Bene, declinato in ogni sua forma poiché è diventata ormai urgente la necessità di ridefinire le regole del gioco provando a disegnare un catalogo di valori ed esperienze di segno positivo, da contrapporre alle ragioni del catastrofismo e della rassegnazione.

Dalle discussioni filosofiche e morali sul bene, il passo è breve per parlare di una nuova sensibilità collettiva sul concetto e sulla pratica di “Bene Comune” nella gestione di risorse primarie e irrinunciabili, a partire dall’ambiente, dall’acqua, all’accesso a Internet.

Tra i numerosi eventi, c'è spazio, anche, per discutere un nuovo rapporto tra mondo delle persone e mondo dei beni, riflettere sulla tutela del paesaggio e sulla gestione dei beni culturali, che costituisce una delle grandi opportunità sprecate italiane.

In questo ripensamento di valori, il Salone 2014 dedica una speciale attenzione al lavoro ben fatto, all’artigianato, come attività in cui si fondono tradizione e innovazione, creatività e cura del dettaglio, per un recupero della manualità. E proprio accanto al virtuale degli ebook e delle nuove tecnologie, il ricco programma prevede numerosi laboratori dedicati a bambini e ragazzi fino agli workshop culinari nella grande area della Casa CookBook in cui è possibile apprendere i trucchi e i segreti degli chef italiani.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto