di Redazione - Tra i suoi studi di Roma, sono stati ritrovati i fascicoli segreti di Claudio Scajola. L'archivio dell'ex ministro è stato messo sotto sequestro dagli investigatori della Dia su ordine dei pm di Reggio Calabria.
Trovate anche migliaia di carte importanti in una cantina della segretaria di Amedeo Matacena, Maria Grazia Fiordelisi.
Si tratta di materiale fondamentale nell'inchiesta che ha portato all'arresto di Scajola e di chi ha protetto la latitanza dell'ex deputato di Forza Italia condannato per complicità con la 'ndrangheta, spiega il "Corriere della Sera". Oltre agli archivi, nel mirino degli investigatori ci sono anche molti movimenti di soldi, con i quali si sta cercando di ricostruire i flussi finanziari che avrebbero permesso all'ex ministro di mettere in atto il suo "programma criminoso", come lo hanno definito i giudici. Scajola, dicono i magistrati, conservava migliaia di documenti secondo un metodo definito "maniacale" dagli investigatori.
Carte che riguardano politici, imprenditori e molti altri personaggi. E che documentano affari, viaggi, richieste di interventi, raccomandazioni. Nell'ambito di un'inchiesta sul porto di Imperia, i magistrati locali avevano portato via materiale riservato dell'epoca in cui Scajola era ministro dell'Interno. La settimana scorsa invece è stato portato via l'intero archivio. E poi, anche nell'abitazione a Sanremo della Fiordelisi, la Dia ha trovato molti altri documenti relativi all'inchiesta.
Trovate anche migliaia di carte importanti in una cantina della segretaria di Amedeo Matacena, Maria Grazia Fiordelisi.
Si tratta di materiale fondamentale nell'inchiesta che ha portato all'arresto di Scajola e di chi ha protetto la latitanza dell'ex deputato di Forza Italia condannato per complicità con la 'ndrangheta, spiega il "Corriere della Sera". Oltre agli archivi, nel mirino degli investigatori ci sono anche molti movimenti di soldi, con i quali si sta cercando di ricostruire i flussi finanziari che avrebbero permesso all'ex ministro di mettere in atto il suo "programma criminoso", come lo hanno definito i giudici. Scajola, dicono i magistrati, conservava migliaia di documenti secondo un metodo definito "maniacale" dagli investigatori.
Carte che riguardano politici, imprenditori e molti altri personaggi. E che documentano affari, viaggi, richieste di interventi, raccomandazioni. Nell'ambito di un'inchiesta sul porto di Imperia, i magistrati locali avevano portato via materiale riservato dell'epoca in cui Scajola era ministro dell'Interno. La settimana scorsa invece è stato portato via l'intero archivio. E poi, anche nell'abitazione a Sanremo della Fiordelisi, la Dia ha trovato molti altri documenti relativi all'inchiesta.