Quella che si è vista al Massimino di Catania è stata una Roma brutta, spenta, senza idee e senza motivazioni. Sicuramente la partita più brutta della stagione che, per tutto l'anno, ha mantenuto vivo l'interesse per il campionato mettendo in continuazione pressione alla Juventus che, senza la Roma, avrebbe festeggiato con largo anticipo il terzo scudetto consecutivo dell'era Conte.
Garcia, in extremis, recupera Castan e schiera la Roma con il 4-2-3-1 con De Rossi e Taddei in mezzo al campo, Florenzi tra i trequartisti per garantire maggiore stabilità in base difensiva ma la Roma oggi non ' assolutamente scesa in campo e si vede sin dai primi minuti. Al 26', il Catania colpisce la Roma con la sua arma migliore, la ripartenza: Leto rifinisce un assist perfetto per Izco che colpisce De Sanctis. Il Catania è deciso a portare a casa la vittoria e così al 34' arriva il raddoppio degli etnei sempre con Izco. Passano pochi minuti e la Roma, con un guizzo di Totti, riesce a trovare il gol che accorcia le distanze.
Nella ripresa, però, la musica non cambia. Il Catania fa la partita mentre la Roma assist senza idee e senza forze. Pjanic e Totti provano ad inventare ma è Bergessio a trafiggere ancora De Sanctis con il terzo gol per il Catania. Passa il tempo, la Roma prova a reagire ma è sempre il Catania a segnare il poker con Bergessio.
Gli etnei conquistano così tre punti importanti e possono sperare ancora nella salvezza arrivando così allo scontro diretto con il Catania con le più alte motivazioni. La Roma, invece, può comunque considerarsi soddisfatta e brindare al ritorno nell'Europa che conta.
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