"Allo stadio Olimpico non c'è stata alcuna trattativa con i tifosi". E' quanto ha spiegato in conferenza stampa il Questore di Roma Massimo Mazza, che ha risposto alle domande dei giornalisti insieme al capo della Digos della Capitale Diego Parente. (FOTO: ANSA)
+ Inno fischiato all'Olimpico: dov'è l'Unità d'Italia? di N.Zuccaro
"Mai nessuno ha pensato di non far giocare la partita, né le forze dell'ordine, né la Federazione, né le società - ha sottolineato il Questore. La società Napoli ci ha chiesto, con la premessa che nessuno registrava nello stadio problemi tali da sospendere o rinviare la partita, che il capitano della squadra Marek Hamsik spiegasse ai tifosi la situazione. Si stava infatti diffondendo la voce che il tifoso del Napoli fosse morto e il Napoli ha chiesto se non avessimo nulla in contrario ad avvisare i propri sostenitori su quale fosse la reale situazione".
Il Questore ha anche spiegato gli accadimenti del pre partita dell'Olimpico: "Quello di Daniele De Santis non è stato un attacco organizzato, l'uomo ha agito da solo. Ha sparato diversi colpi ed è stato arrestato per rissa e tentato omicidio. Anche i tre uomini che sono stati feriti, i tre sostenitori napoletani, sono stati arrestati per rissa". "Non ci sono stati contatti tra opposte tifoserie - ha proseguito Mazza -, tantomeno si sono materializzati tifosi romani, a parte il caso del De Santis. I napoletani si sono scontrati con le forze dell'ordine, ci siamo trovati noi a fronteggiarli. Ma non sono mai entrati in contatto con i fiorentini". "Per l'ordine pubblico è andato tutto bene, ciò che è successo è stato imponderabile, è un caso che va al di là di quello che le forze dell'ordine possono prevedere. De Santis provoca i tifosi del Napoli, questi lo rincorrono, lui cade e inizia a sparare. Inserire un episodio così in qualcosa di prevedibile non si può".
LA GIORNATA PIU' NERA PER IL CALCIO ITALIANO - Momenti di paura all'Olimpico di Roma. Sono tre i feriti da arma da fuoco durante gli episodi di tensione verificatisi nella zona di Tor di Quinto. Si tratterebbe di tre tifosi napoletani.
Un ultrà della Roma, Daniele De Santis, anche lui ferito e ricoverato in ospedale con una gamba rotta, accusato di aver fatto fuoco. E' stato arrestato dalla polizia con l'accusa di tentato omicidio.
In quello stesso punto si erano verificate tensioni tra tifosi del Napoli e ultras romanisti infiltrati a cui sono seguiti momenti di tensioni anche con le forze dell'ordine
Nello stesso luogo in cui è rimasto gravemente ferito un tifoso, anche un agente di polizia è stato ferito ad una mano da un colpo si pistola.
Secondo la ricostruzione della Questura di Roma, De Santis, titolare di un chiosco in Viale Tor di Quinto, avrebbe avuto un diverbio con i tifosi partenopei che si stavano recando alla partita e poi avrebbe sparato.
Anche un tifoso del Napoli di 33 anni è stato arrestato per gli scontri avvenuti prima della partita all'esterno dell'Olimpico. L'accusa è di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nei suoi confronti è stato emesso un Daspo per cinque anni. Stesso provvedimento anche nei confronti di altri due supporter partenopei, denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di petardo.
di Luigi Laguaragnella - Ai lettori e al pubblico vero che ama lo sport interessa sapere della vittoria del Napoli contro la Fiorentina nella finale di Coppa Italia o dell’ennesimo disastro creato da vandali (va bene chiamiamoli ultras) prima dell’inizio della partita fuori dallo stadio? Interessa sapere che la spettacolare partita è terminata 3-1 a favore dei partenopei con una strepitosa doppietta di Insigne che si proietta a candidarsi tra gli attaccanti azzurri del mondiale o sapere che Napoli-Fiorentina è cominciata con 45 minuti di ritardo perché non si conoscevano le condizioni del tifoso napoletano ferito con un colpo di pistola si presume da un tifoso romanista (che quindi, tra l’altro non c’entrava niente con la gara)?
E’ più importante conoscere lo sprint del Napoli con azioni veloci che potevano portarlo in vantaggio sin dai primi minuti di gara oppure, mentre all’Olimpico la cornice di pubblico è affascinante, fuori ci sono scontri tra ultrà napoletani e romanisti che portano all’ospedale in gravi condizioni le persone coinvolte, senza considerare anche gli scontri tra supporters azzurri e viola? E’ più importante conoscere la qualità del passaggio filtrante di Hamsik o della reazione della Fiorentina al 2-0 della squadra di Benitez oppure del “permesso” dato dal capo ultrà napoletano dato al capitano slovacco di iniziare la partita, mentre l’Italia intera, istituzioni sugli spalti compresi stavano guardando e aspettando la finale? Ultrà napoletano che tra l’altro esibiva senza problema sulla gradinata la t-shirt “Speziale Libero”. Viene da chiedere come effettuano i controlli fuori dall’Olimpico.
E’ necessario conoscere quanto era fuorigioco il gol annullato ad Aquilani sul 2-1 o serve evidenziare che, mentre Hamsik colloquiava con il tifoso napoletano dagli spalti, della sua stessa tifoseria continuavano a volare petardi uno dei quali ha ferito un vigile del fuoco (tutto in diretta tv)? Occorre precisare della rete di Vargas che accorcia le distanze con un tiro a volo in area in risposta alla doppietta di Insigne con una delle reti con tocco da biliardo oppure avvertire un filo di nervi per i fischi ascoltati durante l’inno Nazionale cantato dalla giovane Alessandra Moroso? Occorre descrivere le volenterosa reazione viola che più volte ha sfiorato il pareggio con Ilicic che si è mangiato due gol oltre che Matrioppure riflettere sula fatto che la finale poteva essere sospesa?
Gli amanti dello sport e dello spettacolo avrebbero augurato un pareggio della Fiorentina per emozionarsi ai supplementari con il rientro di Rossi oppure avrebbero preferito chiudere il sipario su questo trofeo che punta ad essere un vetrina dello sport a livello nazionale? Nel finale il gol di Mertens ha chiuso letteralmente ogni dubbio: al Napoli va la quinta coppa Italia, alla Fiorentina il speranzoso sostegno, anche a fine gara dei suoi tifosi. Ma non può bastare a cancellare una pagina triste del nostro calcio. “Stranamente” certi episodi di violenza avvengono sempre a Roma, con le stesse tifoserie coinvolte. Sugli spalti si vedono volti che sembrano comandare e decidere più degli organi competenti ( i riferimenti al derby capitolino rinviato per gli ultras sono ovvi) che agiscono ancora senza controlli. E’ inconcepibile che le forze dell’ordine non conoscano e quei volti e non prendano provvedimenti. In fin dei conti…non tutti sono delinquenti…
LA GIORNATA PIU' NERA PER IL CALCIO ITALIANO - Momenti di paura all'Olimpico di Roma. Sono tre i feriti da arma da fuoco durante gli episodi di tensione verificatisi nella zona di Tor di Quinto. Si tratterebbe di tre tifosi napoletani.
Un ultrà della Roma, Daniele De Santis, anche lui ferito e ricoverato in ospedale con una gamba rotta, accusato di aver fatto fuoco. E' stato arrestato dalla polizia con l'accusa di tentato omicidio.
In quello stesso punto si erano verificate tensioni tra tifosi del Napoli e ultras romanisti infiltrati a cui sono seguiti momenti di tensioni anche con le forze dell'ordine
Nello stesso luogo in cui è rimasto gravemente ferito un tifoso, anche un agente di polizia è stato ferito ad una mano da un colpo si pistola.
Secondo la ricostruzione della Questura di Roma, De Santis, titolare di un chiosco in Viale Tor di Quinto, avrebbe avuto un diverbio con i tifosi partenopei che si stavano recando alla partita e poi avrebbe sparato.
L'ultrà giallorosso è ricoverato al Gemelli per una frattura alla gamba, riportata negli scontri sucessivi alla sparatoria. E' piantonato dalle forze dell'ordine. Era uno dei leader della tifoseria romanista che impedirono lo svolgimento del derby della Capitale nel 2003, dopo che si era diffusa la falsa notizia di un bambino investito da un'auto della polizia.
Anche un tifoso del Napoli di 33 anni è stato arrestato per gli scontri avvenuti prima della partita all'esterno dell'Olimpico. L'accusa è di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nei suoi confronti è stato emesso un Daspo per cinque anni. Stesso provvedimento anche nei confronti di altri due supporter partenopei, denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di petardo.
E’ più importante conoscere lo sprint del Napoli con azioni veloci che potevano portarlo in vantaggio sin dai primi minuti di gara oppure, mentre all’Olimpico la cornice di pubblico è affascinante, fuori ci sono scontri tra ultrà napoletani e romanisti che portano all’ospedale in gravi condizioni le persone coinvolte, senza considerare anche gli scontri tra supporters azzurri e viola? E’ più importante conoscere la qualità del passaggio filtrante di Hamsik o della reazione della Fiorentina al 2-0 della squadra di Benitez oppure del “permesso” dato dal capo ultrà napoletano dato al capitano slovacco di iniziare la partita, mentre l’Italia intera, istituzioni sugli spalti compresi stavano guardando e aspettando la finale? Ultrà napoletano che tra l’altro esibiva senza problema sulla gradinata la t-shirt “Speziale Libero”. Viene da chiedere come effettuano i controlli fuori dall’Olimpico.
E’ necessario conoscere quanto era fuorigioco il gol annullato ad Aquilani sul 2-1 o serve evidenziare che, mentre Hamsik colloquiava con il tifoso napoletano dagli spalti, della sua stessa tifoseria continuavano a volare petardi uno dei quali ha ferito un vigile del fuoco (tutto in diretta tv)? Occorre precisare della rete di Vargas che accorcia le distanze con un tiro a volo in area in risposta alla doppietta di Insigne con una delle reti con tocco da biliardo oppure avvertire un filo di nervi per i fischi ascoltati durante l’inno Nazionale cantato dalla giovane Alessandra Moroso? Occorre descrivere le volenterosa reazione viola che più volte ha sfiorato il pareggio con Ilicic che si è mangiato due gol oltre che Matrioppure riflettere sula fatto che la finale poteva essere sospesa?
Gli amanti dello sport e dello spettacolo avrebbero augurato un pareggio della Fiorentina per emozionarsi ai supplementari con il rientro di Rossi oppure avrebbero preferito chiudere il sipario su questo trofeo che punta ad essere un vetrina dello sport a livello nazionale? Nel finale il gol di Mertens ha chiuso letteralmente ogni dubbio: al Napoli va la quinta coppa Italia, alla Fiorentina il speranzoso sostegno, anche a fine gara dei suoi tifosi. Ma non può bastare a cancellare una pagina triste del nostro calcio. “Stranamente” certi episodi di violenza avvengono sempre a Roma, con le stesse tifoserie coinvolte. Sugli spalti si vedono volti che sembrano comandare e decidere più degli organi competenti ( i riferimenti al derby capitolino rinviato per gli ultras sono ovvi) che agiscono ancora senza controlli. E’ inconcepibile che le forze dell’ordine non conoscano e quei volti e non prendano provvedimenti. In fin dei conti…non tutti sono delinquenti…