ROMA - Iniziano a trapelare le prime verità sul dramma dell'Olimpico. Sarebbero almeno tre, secondo il rapporto dalla Digos, le persone che hanno visto Daniele De Santis sparare contro un gruppo di supporter napoletani che lo aggredivano a volto coperto e armati di spranghe sabato scorso, prima della finale di Coppa Italia che si è giocata a Roma tra Napoli e Fiorentina.
Secondo i testimoni l'ultrà della Roma che ha aperto il fuoco ferendo gravemente il 30enne Ciro Esposito e altri due ragazzi aveva poco prima tirato dei petardi contro i tifosi partenopei, scatenando la loro reazione violenta.
Il 48enne, che poi sarebbe stato aggredito da una cinquantina di ultrà del Napoli, è stato arrestato per tentato omicidio. In stato di fermo in ospedale anche Esposito. con l'accusa di rissa. Ora la polizia sta tentando di identificare chi ha preso parte all'aggressione. A rischio di imputazione anche Genny a' Carogna, il capo ultrà napoletano.
Secondo i testimoni l'ultrà della Roma che ha aperto il fuoco ferendo gravemente il 30enne Ciro Esposito e altri due ragazzi aveva poco prima tirato dei petardi contro i tifosi partenopei, scatenando la loro reazione violenta.
Il 48enne, che poi sarebbe stato aggredito da una cinquantina di ultrà del Napoli, è stato arrestato per tentato omicidio. In stato di fermo in ospedale anche Esposito. con l'accusa di rissa. Ora la polizia sta tentando di identificare chi ha preso parte all'aggressione. A rischio di imputazione anche Genny a' Carogna, il capo ultrà napoletano.