Stop ad aste e gare su quotidiani: odg del Consiglio regionale

Il divieto a pubblicizzare gare ed aste sui giornali, si spiega nell’ordine del giorno, avrebbe ricadute gravissime sui bilanci delle aziende editrici, in particolare del Mezzogiorno, in quanto la pubblicità, in misura maggiore rispetto alle vendite, costituisce la fonte di reddito pressoché esclusiva per le società editrici.
Ribadendo che i quotidiani rappresentano un presidio insostituibile di difesa della democrazia e del pluralismo, l’ordine del giorno chiede al governo nazionale di considerare le ricadute negative di tali provvedimenti e di rivedere le decisioni assunte ed impegna il governo regionale a farsi parte attiva in ogni utile sede per tutelare il diritto insopprimibile al pluralismo dell’informazione.
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