Strage famiglia Gallura, fermato amico di famiglia

C'è forse già la soluzione per il giallo della Gallura. E' Angelo Frigeri, 35 anni, l'uomo fermato per il massacro della famiglia Azzena, avvenuto sabato a Tempio Pausania, in Gallura. E' amico di famiglia di Giovanni Maria Azzena e di Giulia Zanzani, padre e madre massacrati in casa insieme al figlio 12enne Pietro. Nelle dichiarazioni rese dall'uomo sono emerse diverse contraddizioni e quando nella caserma di via Sturzo è arrivato il procuratore di Tempio, Domenico Fiordalisi, c'è stata la prima svolta, con il fermo. Sembra però che non sia stato lui a uccidere: avrebbe aperto la porta a qualcuno sotto minaccia.

Nelle dichiarazioni rese dall'uomo sarebbero emerse diverse contraddizioni e quando nella caserma di via Sturzo è arrivato il procuratore di Tempio, Domenico Fiordalisi, c'è stata la prima svolta, con il fermo.


Secondo il quotidiano "La Nuova Sardegna" le indagini si erano già ristrette a un gruppo di cinque persone. Il triplice delitto è con ogni probabilità opera di più killer, viste le modalità (i due genitori colpiti alla testa con oggetti metallici, tutti e tre strozzati con cavi elettrici). Un elemento fondamentale sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza: il commando degli assassini sarebbe stato filmato. Lo riporta un altro quotidiano, "L'Unione sarda".

Nel video si vedono tre uomini ben vestiti: mentre uno rimane in strada gli altri entrano nell'abitazione della famiglia Azzena. Le immagini, secondo quando anticipato dal quotidiano, mostrano anche un uomo uscire da casa ed entrare nel negozio, presumibilmente con le chiavi prese al proprietario, e poi tornare indietro con una busta, forse del materiale o documenti.

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