TARANTO - “La messa alla prova per gli adulti: prime riflessioni sulla legge n° 67/2014” è il tema del Convegno di studi che si svolgerà venerdì 30 maggio alle ore 15 nell’Auditorium “Avv. Franco Miro” del Palazzo di Giustizia di Taranto.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente dell’Ordine degli Avvocati, avv. Angelo Esposito, del Presidente della Scuola Forense, avv. Vincenzo Di Maggio, e del Presidente della Camera Penale, avv. Fabrizio Lamanna, le relazioni saranno tenute dal prof. Nicola Triggiani, Docente di Diritto Processuale Penale nell’Università di Bari e avvocato, e dalla dott.ssa Paola Rosalia Incalza, Giudice della I Sezione penale del Tribunale di Taranto. A moderare il dibattito, l’avv. Andrea Silvestre, Vicepresidente della Camera Penale.
La legge n. 67/2014, in vigore dal 18 maggio scorso, prevede che per reati puniti con la sola pena pecuniaria o con pena detentiva non superiore nel massimo a 4 anni il giudice possa sospendere il processo e affidare l’imputato ai servizi sociali per un programma di trattamento che comporta una serie di prescrizioni e lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Qualora la “messa alla prova” abbia avuto esito positivo, il reato sarà dichiarato estinto; diversamente, il processo riprenderà il suo corso.
L’istituto mira a deflazionare il carico giudiziario e a contribuire a risolvere il problema del sovraffollamento carcerario. Finora la messa alla prova era prevista soltanto per i minorenni e proprio nella sede di Taranto è stata ampiamente applicata con successo, come emerge dal volume del Prof. Triggiani “La messa alla prova dell’imputato minorenne tra passato, presente e futuro. L’esperienza del Tribunale di Taranto”, pubblicato nel 2011 nella Collana della Facoltà di Giurisprudenza.
L’evento è valido ai fini dell’attribuzione dei crediti formativi per gli avvocati.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente dell’Ordine degli Avvocati, avv. Angelo Esposito, del Presidente della Scuola Forense, avv. Vincenzo Di Maggio, e del Presidente della Camera Penale, avv. Fabrizio Lamanna, le relazioni saranno tenute dal prof. Nicola Triggiani, Docente di Diritto Processuale Penale nell’Università di Bari e avvocato, e dalla dott.ssa Paola Rosalia Incalza, Giudice della I Sezione penale del Tribunale di Taranto. A moderare il dibattito, l’avv. Andrea Silvestre, Vicepresidente della Camera Penale.
La legge n. 67/2014, in vigore dal 18 maggio scorso, prevede che per reati puniti con la sola pena pecuniaria o con pena detentiva non superiore nel massimo a 4 anni il giudice possa sospendere il processo e affidare l’imputato ai servizi sociali per un programma di trattamento che comporta una serie di prescrizioni e lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Qualora la “messa alla prova” abbia avuto esito positivo, il reato sarà dichiarato estinto; diversamente, il processo riprenderà il suo corso.
L’istituto mira a deflazionare il carico giudiziario e a contribuire a risolvere il problema del sovraffollamento carcerario. Finora la messa alla prova era prevista soltanto per i minorenni e proprio nella sede di Taranto è stata ampiamente applicata con successo, come emerge dal volume del Prof. Triggiani “La messa alla prova dell’imputato minorenne tra passato, presente e futuro. L’esperienza del Tribunale di Taranto”, pubblicato nel 2011 nella Collana della Facoltà di Giurisprudenza.
L’evento è valido ai fini dell’attribuzione dei crediti formativi per gli avvocati.