LECCE - E’ stata presentata oggi a Palazzo Carafa, la settima edizione diTeatro in jeans, rassegna di teatro delle scuole promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce.
La manifestazione prenderà il via sabato 31 maggio, alle ore 20 al teatro Antoniano (location che sostituisce il teatro Romano a causa delle cattive previsioni meteorologiche previste per quella data) con il 2° concerto di fine anno degli studenti del liceo Classico “Palmieri” in collaborazione con il Conservatorio musicale “Tito Schipa” di Lecce.
Sono otto in tutto gli appuntamenti in calendario che si concluderanno il prossimo 10 giugno con Le Troiane di Euripide, rappresentazione rivisitata dagli studenti del liceo Classico-Linguistico “Virgilio”.
“E’ una manifestazione – spiega l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Spettacoli ed Eventi, Lugi Coclite - che si arricchisce sempre di nuovi contenuti e che ha visto aumentare anche il numero delle scuole coinvolte che hanno contribuito a realizzare un programma di qualità. Credo molto in questo progetto. Grazie al coinvolgimento di bambini e di ragazzi gettiamo un seme nella terra, nella speranza che qualche studente possa restare incantato dal teatro. L’Amministrazione Comunale guarda con grande attenzione a questa rassegna che consente la compartecipazione tra Comune e le Scuole. Per questa ragione abbiamo deciso di mettere a disposizione i contenitori più belli della città, come il teatro Romano, il teatro Paisiello e il Chiostro dei Teatini”.
Soddisfazione è stata espressa anche daCarla Guido, direttrice artistica del teatro Paisiello e della rassegna Teatro in jeans: “Intanto, vorrei sottolineare il fatto che grazie al grande lavoro effettuato dall’Amministrazione siamo riusciti oramai a realizzare un forte connubio tra i bambini e il teatro Paisiello. Per noi è un motivo di grande orgoglio. In questa rassegna ogni scuola ha presentato un progetto pensato e indirizzato esclusivamente alla crescita dei ragazzi: i testi sono stati manipolati e adattati alle esigenze di formazione e apprendimento culturale”.
“Grazie a questa iniziativa – sottolinea Loredana Di Cuonzo, dirigente del liceo Classico “Palmieri” - cresce la capacità di collaborare, di lavorare in team. Gli studenti imparano ad ascoltare l’altro, a diventare, dunque cittadini nel senso più autentico del termine”.
“Abbiamo realizzato - ha spiegatola professoressa Daniela Capozza, del liceo Classico-Linguistico “Virgilio” - una rilettura della guerra di Troia, un tema di grande attualità, attraverso le conseguenze negative che ricadono sui vinti e soprattutto sui vincitori”.
“Abbiamo cercato di esplorare il rapporto tra disagio e arte partendo da Edoardo De Candia, una figura travagliata e forte - rimarca il professor Marcello Rolli del liceo Artistico “Ciardo-Pellegrino” - Il progetto è diventato un ‘pretesto’ per elaborare uno spazio scenico”.
“Abbiamo fatto un viaggio nel mondo magico delle fiabe - ha spiegato laprofessoressa Mirella Ingrosso dell’Istituto Comprensivo “Stomeo-Zimbalo” - per scoprire le tradizioni della nostra terra. Ma non solo, perché il filo conduttore è stato quello legato al concetto del rispetto dell’altro: ci siamo soffermati sul rapporto genitori-figli e sull’accettazione della diversità”.
La manifestazione prenderà il via sabato 31 maggio, alle ore 20 al teatro Antoniano (location che sostituisce il teatro Romano a causa delle cattive previsioni meteorologiche previste per quella data) con il 2° concerto di fine anno degli studenti del liceo Classico “Palmieri” in collaborazione con il Conservatorio musicale “Tito Schipa” di Lecce.
Sono otto in tutto gli appuntamenti in calendario che si concluderanno il prossimo 10 giugno con Le Troiane di Euripide, rappresentazione rivisitata dagli studenti del liceo Classico-Linguistico “Virgilio”.
“E’ una manifestazione – spiega l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Spettacoli ed Eventi, Lugi Coclite - che si arricchisce sempre di nuovi contenuti e che ha visto aumentare anche il numero delle scuole coinvolte che hanno contribuito a realizzare un programma di qualità. Credo molto in questo progetto. Grazie al coinvolgimento di bambini e di ragazzi gettiamo un seme nella terra, nella speranza che qualche studente possa restare incantato dal teatro. L’Amministrazione Comunale guarda con grande attenzione a questa rassegna che consente la compartecipazione tra Comune e le Scuole. Per questa ragione abbiamo deciso di mettere a disposizione i contenitori più belli della città, come il teatro Romano, il teatro Paisiello e il Chiostro dei Teatini”.
Soddisfazione è stata espressa anche daCarla Guido, direttrice artistica del teatro Paisiello e della rassegna Teatro in jeans: “Intanto, vorrei sottolineare il fatto che grazie al grande lavoro effettuato dall’Amministrazione siamo riusciti oramai a realizzare un forte connubio tra i bambini e il teatro Paisiello. Per noi è un motivo di grande orgoglio. In questa rassegna ogni scuola ha presentato un progetto pensato e indirizzato esclusivamente alla crescita dei ragazzi: i testi sono stati manipolati e adattati alle esigenze di formazione e apprendimento culturale”.
“Grazie a questa iniziativa – sottolinea Loredana Di Cuonzo, dirigente del liceo Classico “Palmieri” - cresce la capacità di collaborare, di lavorare in team. Gli studenti imparano ad ascoltare l’altro, a diventare, dunque cittadini nel senso più autentico del termine”.
“Abbiamo realizzato - ha spiegatola professoressa Daniela Capozza, del liceo Classico-Linguistico “Virgilio” - una rilettura della guerra di Troia, un tema di grande attualità, attraverso le conseguenze negative che ricadono sui vinti e soprattutto sui vincitori”.
“Abbiamo cercato di esplorare il rapporto tra disagio e arte partendo da Edoardo De Candia, una figura travagliata e forte - rimarca il professor Marcello Rolli del liceo Artistico “Ciardo-Pellegrino” - Il progetto è diventato un ‘pretesto’ per elaborare uno spazio scenico”.
“Abbiamo fatto un viaggio nel mondo magico delle fiabe - ha spiegato laprofessoressa Mirella Ingrosso dell’Istituto Comprensivo “Stomeo-Zimbalo” - per scoprire le tradizioni della nostra terra. Ma non solo, perché il filo conduttore è stato quello legato al concetto del rispetto dell’altro: ci siamo soffermati sul rapporto genitori-figli e sull’accettazione della diversità”.