di Nicola Zuccaro - Festa all'ingresso in Bari, durante la prima percorrenza dei 195 corridori, lungo il circuito cittadino, ripetuto per 8 volte. Polemiche durante le premiazioni.
Sono i due volti baresi, tratteggiati nel corso della Giovinazzo - Bari.
+ Giro: tornerà la volata? di N.Zuccaro
Quanto al primo, è superfluo rilevare che il capoluogo pugliese ha fame di ciclismo, tanto da sostenere che, con opportune migliorie al manto stradale ( a testimoniarlo sono le numerose forature che hanno costretto non pochi corridori a cambi di ruota in corsa), Bari potrebbe ospitare, in futuro, una prova del Mondiale di Ciclismo su strada.
Una candidatura che dovrebbe però essere supportata da un miglioramento del sistema di afflusso e di deflusso del pubblico, individuando un traguardo posizionato in un luogo diverso da Corso Vittorio Emanuele.
Impedire l'avvicinamento del pubblico al palco delle premiazioni, per quanto potessero avere priorità le esigenze legate all'ordine e alla sicurezza pubblica, non aiuta all'avvicinamento dei baresi al ciclismo.
In una città che sportivamente ha da più di un secolo concentrato la propria attenzione sul calcio, il 13 maggio si è persa un'occasione per voltar pagina nella cultura sportiva barese. Un aspetto del quale i promotori della quarta tappa debbono tener conto per il futuro, unitamente alle istituzioni locali.
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Quanto al primo, è superfluo rilevare che il capoluogo pugliese ha fame di ciclismo, tanto da sostenere che, con opportune migliorie al manto stradale ( a testimoniarlo sono le numerose forature che hanno costretto non pochi corridori a cambi di ruota in corsa), Bari potrebbe ospitare, in futuro, una prova del Mondiale di Ciclismo su strada.
Una candidatura che dovrebbe però essere supportata da un miglioramento del sistema di afflusso e di deflusso del pubblico, individuando un traguardo posizionato in un luogo diverso da Corso Vittorio Emanuele.
Impedire l'avvicinamento del pubblico al palco delle premiazioni, per quanto potessero avere priorità le esigenze legate all'ordine e alla sicurezza pubblica, non aiuta all'avvicinamento dei baresi al ciclismo.
In una città che sportivamente ha da più di un secolo concentrato la propria attenzione sul calcio, il 13 maggio si è persa un'occasione per voltar pagina nella cultura sportiva barese. Un aspetto del quale i promotori della quarta tappa debbono tener conto per il futuro, unitamente alle istituzioni locali.