“C’era un tempo in cui il Parco dell’alta Murgia era percepito come una minaccia. Oggi tutti gli operatori economici, ma anche tutti gli amministratori dell’area, sanno che il Parco non solo non è una minaccia, ma è una grandiosa occasione per mettere insieme i talenti e per rilanciare il temi della ruralità”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che questa mattina in conferenza stampa a Bari ha presentato, insieme con la vicepresidente della Giunta regionale Angela Barbanente, il Presidente del Parco dell’Alta Murgia Cesare Veronico e il Presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini, la seconda edizione del Festival della ruralità che si svolgerà nel territorio del Parco dell’Alta Murgia dal 28 maggio al 1 giugno.
“Questo Festival sta guadagnando un suo spazio, sta crescendo e può avere un grande futuro perché – ha aggiunto Vendola – ci sarà una grande riscoperta del tema della ruralità in chiave moderna sin da prossimo anno in occasione di Expo 2015. La ruralità sarà effettivamente uno dei terreni più interessanti di sfida culturale per mettere in equilibrio ciò che va preservato dell’antico e ciò che va costruito e inventato del futuro”.
“I temi legati alla ruralità - ha spiegato il Presidente della Regione - non sono temi folcloristici, sono legati al tema del rapporto tra economia e ecologia, a come si ripensa il sistema agroalimentare alla luce della necessità di proteggere i terreni che si impoveriscono sempre di più, anche per gli abusi della chimica, a come proteggere l’acqua, laddove la falda si impoverisce o avanza la salinizzazione frutto della erosione delle coste. Insomma il Festival della ruralità è sì una grande festa in cui raccontiamo le nostre tradizioni, i nostri sapori, le nostre vocazioni, le storie del passato ma è anche l’occasione in cui riallacciamo i fili con il mercato internazionale, con il turismo di qualità. Insomma la ruralità può rappresentare una ricchezza in tutti i sensi, sia come conservazione di valori fondamentali della comunità, sia come investimento in buona economia”.
Per quanto riguarda il tema relativo ad alcune aree del Parco dell’Alta Murgia, oggi utilizzate come servitù militari per poligoni o per esercitazioni, Vendola ha ribadito che è “ragionevole pensare di poter liberare progressivamente molte aree che andranno ridestinate alla fruizione collettiva”.
“Ho detto al Ministro della Difesa Roberta Pinotti – ha sottolineato Vendola - che ritengo sia necessario fare una discussione sul futuro di queste aree, imprigionate dall’uso militare, con chi ha le competenze giuste, con chi utilizza i parchi e con chi li gestisce, con gli ambientalisti. Facciamo una discussione vera perché si tratta di decidere come contemperare interessi differenti, aiutando l’Alta Murgia ad essere sempre di più un Parco per tutti e sempre di meno un luogo dove ci si esercita alla guerra”.
In occasione del Festival della ruralità, ci saranno le celebrazioni del decennale di "Voler Bene all'Italia", la festa nazionale dei piccoli comuni che sarà celebrata il 1 giugno nel piccolo centro rurale murgiano, Poggiorsini.
E a proposito dei piccoli comuni, Vendola ha ribadito quanto “i 5800 piccoli comuni italiani siano uno dei principali fondamenti dell’identità culturale italiana, avendo anche il vantaggio di essere stati sempre sentinelle della ruralità”.
“Intervenire con un approccio politicamente rigoroso - ha concluso Vendola - e con un respiro strategico nel tema della rivalorizzazione dei piccoli comuni, accanto al tema della riqualificazione delle periferie e delle grandi aree urbane, è assolutamente decisivo”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che questa mattina in conferenza stampa a Bari ha presentato, insieme con la vicepresidente della Giunta regionale Angela Barbanente, il Presidente del Parco dell’Alta Murgia Cesare Veronico e il Presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini, la seconda edizione del Festival della ruralità che si svolgerà nel territorio del Parco dell’Alta Murgia dal 28 maggio al 1 giugno.
“Questo Festival sta guadagnando un suo spazio, sta crescendo e può avere un grande futuro perché – ha aggiunto Vendola – ci sarà una grande riscoperta del tema della ruralità in chiave moderna sin da prossimo anno in occasione di Expo 2015. La ruralità sarà effettivamente uno dei terreni più interessanti di sfida culturale per mettere in equilibrio ciò che va preservato dell’antico e ciò che va costruito e inventato del futuro”.
“I temi legati alla ruralità - ha spiegato il Presidente della Regione - non sono temi folcloristici, sono legati al tema del rapporto tra economia e ecologia, a come si ripensa il sistema agroalimentare alla luce della necessità di proteggere i terreni che si impoveriscono sempre di più, anche per gli abusi della chimica, a come proteggere l’acqua, laddove la falda si impoverisce o avanza la salinizzazione frutto della erosione delle coste. Insomma il Festival della ruralità è sì una grande festa in cui raccontiamo le nostre tradizioni, i nostri sapori, le nostre vocazioni, le storie del passato ma è anche l’occasione in cui riallacciamo i fili con il mercato internazionale, con il turismo di qualità. Insomma la ruralità può rappresentare una ricchezza in tutti i sensi, sia come conservazione di valori fondamentali della comunità, sia come investimento in buona economia”.
Per quanto riguarda il tema relativo ad alcune aree del Parco dell’Alta Murgia, oggi utilizzate come servitù militari per poligoni o per esercitazioni, Vendola ha ribadito che è “ragionevole pensare di poter liberare progressivamente molte aree che andranno ridestinate alla fruizione collettiva”.
“Ho detto al Ministro della Difesa Roberta Pinotti – ha sottolineato Vendola - che ritengo sia necessario fare una discussione sul futuro di queste aree, imprigionate dall’uso militare, con chi ha le competenze giuste, con chi utilizza i parchi e con chi li gestisce, con gli ambientalisti. Facciamo una discussione vera perché si tratta di decidere come contemperare interessi differenti, aiutando l’Alta Murgia ad essere sempre di più un Parco per tutti e sempre di meno un luogo dove ci si esercita alla guerra”.
In occasione del Festival della ruralità, ci saranno le celebrazioni del decennale di "Voler Bene all'Italia", la festa nazionale dei piccoli comuni che sarà celebrata il 1 giugno nel piccolo centro rurale murgiano, Poggiorsini.
E a proposito dei piccoli comuni, Vendola ha ribadito quanto “i 5800 piccoli comuni italiani siano uno dei principali fondamenti dell’identità culturale italiana, avendo anche il vantaggio di essere stati sempre sentinelle della ruralità”.
“Intervenire con un approccio politicamente rigoroso - ha concluso Vendola - e con un respiro strategico nel tema della rivalorizzazione dei piccoli comuni, accanto al tema della riqualificazione delle periferie e delle grandi aree urbane, è assolutamente decisivo”.