BARI - Iniziata la discussione sulla piattaforma LEX della proposta di legge del M5S per arginare gli inceneritori e gli impianti altamente inquinanti nei territori di pregio dell’agricoltura italiana
È uno dei settori più floridi dell’economia italiana e, troppo spesso, viene posto in secondo piano dinanzi a logiche industriali e di cosiddetto “sviluppo”. Le produzioni enogastronomiche ed agroalimentari di alta qualità , infatti, aumentano il proprio fatturato ogni anno e hanno raggiunto, nel 2012, i 7 miliardi di euro, grazie soprattutto alle vendite all’estero. Ad oggi esistono 262 marchi di specialità alimentari ricadenti in ambiti tutelati da marchio DOP e IGP, con oltre 84.000 operatori certificati che occupano un territorio di oltre 1.500 chilometri quadrati. Un intero settore che garantisce anche sempre più posti di lavoro e su cui bisogna puntare per il rilancio dell’economia italiana. Almeno per il M5S, che ha realizzato una proposta di legge (a prima firma del deputato toscano Segoni) per proteggere il territorio italiano, almeno dove dà i suoi frutti migliori, tutelando al contempo chi ne trae profitto in maniera sostenibile.
“Questa proposta di legge non vuole essere un ostacolo allo sviluppo economico e produttivo del Paese – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S), componente della Commissione Agricoltura e cofirmatario della proposta di legge – piuttosto è figlia di un modello di sviluppo sostenibile e maggiormente ragionato, programmato e pianificato. Una volta tipizzate le attività che possono arrecare pregiudizio alle matrici ambientali del territorio circostante, non si intende vietarle o ostacolarne la diffusione in sé, ma semplicemente si propone di limitare arealmente la loro distribuzione spaziale in modo che non confliggano con eventuali attività produttive relative alla realizzazione di prodotti agroalimentari di qualità . Il settore industriale e quello agroalimentare devono svilupparsi senza ledersi l’un l’altro. Per questo vogliamo tutelare le aree di qualità da possibili danni ambientali e di immagine. Raffineremo questa proposta di legge – conclude L’Abbate (M5S) – con i cittadini sulla rete, dove ognuno potrà suggerire le proprie modifiche o integrazioni”.
La legge Segoni, infatti, sarà a disposizione degli oltre 80.000 iscritti certificati del Movimento 5 Stelle sulla piattaforma online LEX per i prossimi due mesi. Una volta accolte le segnalazioni dei cittadini, la proposta di legge verrà modificata ed integrata e, infine, depositata alla Camera dei Deputati. A scaturire la necessità di una norma del genere, la volontà del PD al governo della Toscana di costruire un inceneritore proprio nel bel mezzo del Chianti.
È uno dei settori più floridi dell’economia italiana e, troppo spesso, viene posto in secondo piano dinanzi a logiche industriali e di cosiddetto “sviluppo”. Le produzioni enogastronomiche ed agroalimentari di alta qualità , infatti, aumentano il proprio fatturato ogni anno e hanno raggiunto, nel 2012, i 7 miliardi di euro, grazie soprattutto alle vendite all’estero. Ad oggi esistono 262 marchi di specialità alimentari ricadenti in ambiti tutelati da marchio DOP e IGP, con oltre 84.000 operatori certificati che occupano un territorio di oltre 1.500 chilometri quadrati. Un intero settore che garantisce anche sempre più posti di lavoro e su cui bisogna puntare per il rilancio dell’economia italiana. Almeno per il M5S, che ha realizzato una proposta di legge (a prima firma del deputato toscano Segoni) per proteggere il territorio italiano, almeno dove dà i suoi frutti migliori, tutelando al contempo chi ne trae profitto in maniera sostenibile.
“Questa proposta di legge non vuole essere un ostacolo allo sviluppo economico e produttivo del Paese – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S), componente della Commissione Agricoltura e cofirmatario della proposta di legge – piuttosto è figlia di un modello di sviluppo sostenibile e maggiormente ragionato, programmato e pianificato. Una volta tipizzate le attività che possono arrecare pregiudizio alle matrici ambientali del territorio circostante, non si intende vietarle o ostacolarne la diffusione in sé, ma semplicemente si propone di limitare arealmente la loro distribuzione spaziale in modo che non confliggano con eventuali attività produttive relative alla realizzazione di prodotti agroalimentari di qualità . Il settore industriale e quello agroalimentare devono svilupparsi senza ledersi l’un l’altro. Per questo vogliamo tutelare le aree di qualità da possibili danni ambientali e di immagine. Raffineremo questa proposta di legge – conclude L’Abbate (M5S) – con i cittadini sulla rete, dove ognuno potrà suggerire le proprie modifiche o integrazioni”.
La legge Segoni, infatti, sarà a disposizione degli oltre 80.000 iscritti certificati del Movimento 5 Stelle sulla piattaforma online LEX per i prossimi due mesi. Una volta accolte le segnalazioni dei cittadini, la proposta di legge verrà modificata ed integrata e, infine, depositata alla Camera dei Deputati. A scaturire la necessità di una norma del genere, la volontà del PD al governo della Toscana di costruire un inceneritore proprio nel bel mezzo del Chianti.