Aldo Pugliese rieletto Segretario generale della UIL di Puglia

BARI - “Il sindacato è chiamato a stimolare le istituzioni a moltiplicare gli sforzi per dare vita agli investimenti necessari a dare ossigeno a tante realtà produttive di grandi, medie e piccole dimensioni, penalizzate dalla crisi economica. Il lavoro deve tornare ad essere protagonista di ogni interlocuzione, di ogni progettazione economica e sociale per il futuro, altrimenti questa crisi si rivelerà devastante”.

Aldo Pugliese ha esordito così dopo la conferma a Segretario generale della UIL di Puglia e di Bari-Bat, scaturita dal III Congresso regionale della UIL tenutosi il 19, 20 e 21 giugno a Pugnochiuso. La segreteria regionale sarà composta da Arturo Minervini, Vera Guelfi, Alfonso Galiano, Giuseppe Salamon, Oronzo Bufano (tesoriere) e, per le pari opportunità, Valeria Andriano.

“Gli orizzonti che ci attendono – ha dichiarato il Segretario subito dopo la rielezione – sono carichi di sfide, alcune durissime, ma che la UIL ha il dovere di affrontare con coraggio e decisione, forte della crescita costante registrata in questi anni”.

Dall’industria alla sanità, Pugliese ripercorre le criticità che saranno al centro dell’agenda sindacale nei prossimi anni. “Settori dalla riconosciuta strategicità quali il turismo, il commercio o l’agricoltura non possono essere dimenticati dalla politica nazionale e regionale, in quanto costituiscono la spina dorsale del sistema economico pugliese e, di conseguenza, una loro valorizzazione permetterebbe di aprire nuovi orizzonti occupazionali, diversificando il mercato del lavoro e aumentando sensibilmente le opportunità per le nuove generazioni. Inoltre, il rilancio del mercato occupazionale non può prescindere da investimenti cospicui sulla ricerca, sulla formazione e sul sistema dell’istruzione nazionale, per restituire competitività al Paese”.

Pugliese ha ribadito l’invito a “puntare con forza su nuovi canali produttivi e su realtà innovative che costituiscono il futuro del tessuto economico e aziendale regionale, un futuro di carattere europeo e caratterizzato da una forma di impresa sostenibile e rispettosa dell’ambiente e della salute. Fondamentale, per conferire attrattività al territorio e convogliare verso la Puglia, diventa una rete infrastrutturale efficace e moderna, che però dipende anche e soprattutto dallo sblocco di tanti cantieri ancorati a inghippi burocratici che di fatto spengono sul nascere le potenzialità di una terra che ha voglia di emergere”.

Sulla Pubblica Amministrazione, Pugliese è critico nei confronti della riforma ventilata dal Governo Renzi, che “rischia di creare più scompensi che benefici: la mobilità non è la soluzione a ogni problema”.

Spinoso il capitolo sanità. “La nostra posizione non cambia: “la razionalizzazione delle Asl condivisa dalla UIL di Puglia e di Bari-Bat non ha prodotto alcun risultato positivo tangibile in quanto manca tuttora un coordinamento realmente efficace sulle forniture sanitarie che permetta una conseguente razionalizzazione della spesa e una sensibile riduzione degli sprechi. Va sradicata la concezione ospedalocentrica in favore dei distretti socio-sanitari. Abbiamo il dovere di mettere la Regione Puglia dinanzi alle proprie responsabilità con ogni mezzo e con ogni tipo di iniziativa a disposizione, compresa una forte campagna di mobilitazione e sensibilizzazione dei cittadini e dei lavoratori”.

"Abbiamo compreso – ha concluso il Segretario regionale della UIL - che la crisi economica ci sovrasta e che del divario esistente tra vari Stati e tra regioni di una stessa nazione, colpisce severamente i più deboli. Sappiamo quante disfunzioni e disparità esistono, quante piaghe non vengono rimarginate, ma non dobbiamo cadere nell’errore di restare indifferenti, di dichiarare l’impossibilità di cambiare il corso della storia, dobbiamo ripescare mentalità antiche, fatte di sacrifici, anche per far comprendere che le difficoltà, i pericoli, le ingiustizie e le minacce vanno affrontate sempre, senza girare la testa dall’altra parte. Per cambiare questa tendenza negativa occorrono gli esempi e non le opinioni”.

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