"È stata persa un'occasione importante. Ci si è concentrati su misure di secondo piano che certo non miglioreranno la qualità della Pubblica Amministrazione italiana e dei lavoratori pubblici, spesso trattati dallo Stato peggio dei lavoratori del privato, dei metalmeccanici. Pensare che la mobilità rappresenti la panacea di ogni male è un miraggio, un’illusione".
È il pensiero di Luigi Angeletti, Segretario generale nazionale della UIL, intervenuto al III Congresso della UIL di Puglia e Bari-Bat.
"La ripresa - ha continuato Angeletti - non si stimola solo per decreto, ma attraverso investimenti che diano nuova linfa alla produzione e ai consumi, restituendo protagonismo e dignità al lavoro". Ovvio e inevitabile il riferimento all'Ilva. "Inutile girarci attorno: l'Ilva può sopravvivere solo qualora verranno messe in campo le risorse necessarie a produrre 8-9 milioni di tonnellate di acciaio. Allo stato attuale delle cose, in Puglia non esistono settori in grado di sostituire l'attività produttiva dell'Ilva: bisogna intervenire in fretta per evitare una catastrofe occupazionale di dimensioni bibliche".
Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia e di Bari-Bat invita le istituzioni "a moltiplicare gli sforzi per dare vita agli investimenti necessari a dare ossigeno a tante realtà produttive penalizzate dalla crisi economica. Tanti, troppi cantieri sono ancora al palo a causa di pastoie burocratiche, castrando la possibilità di creare posti di lavoro vitali per poter davvero puntare a un percorso di ripresa economica e sociale, di sviluppo".
Secondo Pugliese, inoltre, "gli investimenti e le risorse pubbliche vanno concentrati con oculatezza, evitando gli sprechi e la dispersione di fondi, a cominciare da quelli europei, anche su nuove realtà produttive, puntando sull'innovazione e su settori emergenti in grado di fungere da miccia per una spinta propulsiva alla capacità produttiva del tessuto economico e industriale regionale, creando una rete infrastrutturale efficace ed efficiente che agisca da supporto alle aziende di settori strategici per l’economia regionale e che renda attrattivo il territorio nei confronti di investimenti nazionali ed internazionali".
Anche il Segretario regionale della UIL torna sulla questione Ilva: “Il lavoro era e resta una priorità assoluta, ma coniugarlo con la tutela dell’ambiente e della salute dei lavoratori e dei cittadini è un dovere, un atto dovuto. Siamo orgogliosi di esserci costituiti parte civile nel processo Ilva: la nostra posizione non cambia, lavoro, salute e ambiente devono camminare di pari passo per garantire un futuro degno di tal nome alla nostra terra e alle nuove generazioni. L’importante è che dagli errori del passato, come la famigerata privatizzazione dell’Ilva del 1995, che regalò un gioiello produttivo nazionale per pochi spiccioli a una famiglia di imprenditori incapace di dar vita a una gestione seria e lungimirante, si apprenda per non ripetere passi falsi che hanno passato alla Puglia e ai pugliesi conti fin troppo salati”.
Il III Congresso della UIL di Puglia e di Bari si concluderà domani con l’intervento del Segretario generale nazionale aggiunto, Carmelo Barbagallo e con l’elezione degli organi statutari.
È il pensiero di Luigi Angeletti, Segretario generale nazionale della UIL, intervenuto al III Congresso della UIL di Puglia e Bari-Bat.
"La ripresa - ha continuato Angeletti - non si stimola solo per decreto, ma attraverso investimenti che diano nuova linfa alla produzione e ai consumi, restituendo protagonismo e dignità al lavoro". Ovvio e inevitabile il riferimento all'Ilva. "Inutile girarci attorno: l'Ilva può sopravvivere solo qualora verranno messe in campo le risorse necessarie a produrre 8-9 milioni di tonnellate di acciaio. Allo stato attuale delle cose, in Puglia non esistono settori in grado di sostituire l'attività produttiva dell'Ilva: bisogna intervenire in fretta per evitare una catastrofe occupazionale di dimensioni bibliche".
Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia e di Bari-Bat invita le istituzioni "a moltiplicare gli sforzi per dare vita agli investimenti necessari a dare ossigeno a tante realtà produttive penalizzate dalla crisi economica. Tanti, troppi cantieri sono ancora al palo a causa di pastoie burocratiche, castrando la possibilità di creare posti di lavoro vitali per poter davvero puntare a un percorso di ripresa economica e sociale, di sviluppo".
Secondo Pugliese, inoltre, "gli investimenti e le risorse pubbliche vanno concentrati con oculatezza, evitando gli sprechi e la dispersione di fondi, a cominciare da quelli europei, anche su nuove realtà produttive, puntando sull'innovazione e su settori emergenti in grado di fungere da miccia per una spinta propulsiva alla capacità produttiva del tessuto economico e industriale regionale, creando una rete infrastrutturale efficace ed efficiente che agisca da supporto alle aziende di settori strategici per l’economia regionale e che renda attrattivo il territorio nei confronti di investimenti nazionali ed internazionali".
Anche il Segretario regionale della UIL torna sulla questione Ilva: “Il lavoro era e resta una priorità assoluta, ma coniugarlo con la tutela dell’ambiente e della salute dei lavoratori e dei cittadini è un dovere, un atto dovuto. Siamo orgogliosi di esserci costituiti parte civile nel processo Ilva: la nostra posizione non cambia, lavoro, salute e ambiente devono camminare di pari passo per garantire un futuro degno di tal nome alla nostra terra e alle nuove generazioni. L’importante è che dagli errori del passato, come la famigerata privatizzazione dell’Ilva del 1995, che regalò un gioiello produttivo nazionale per pochi spiccioli a una famiglia di imprenditori incapace di dar vita a una gestione seria e lungimirante, si apprenda per non ripetere passi falsi che hanno passato alla Puglia e ai pugliesi conti fin troppo salati”.
Il III Congresso della UIL di Puglia e di Bari si concluderà domani con l’intervento del Segretario generale nazionale aggiunto, Carmelo Barbagallo e con l’elezione degli organi statutari.