16 anni e mezzo di reclusione per Ieni, l'uomo che la procura ritiene il principale gestore del giro di prostituzione delle due ragazzine studentesse che incontravano i loro clienti in un appartamento del quartiere Parioli. La richiesta di condanna e' stata avanzata dal procuratore aggiunto di Roma Maria Monteleone e dal pm Cristiana Macchiusi nell'udienza con rito abbreviato davanti al giudice Costantino De Robbio. Sei anni di reclusione, invece, sono stati sollecitati dall'accusa nei confronti della mamma di una delle due baby squillo. Otto mesi e' la pena richiesta per uno dei clienti, Gianluca Sammarone.
Secondo il procuratore aggiunto Monteleone, Ieni e' "un soggetto dalla capacita' criminale pericolosa". Avrebbe reclutato le due minorenni, sfruttandone l'attivita' di meretricio, mettendo loro a disposizione l'appartamento ai Parioli e una scheda telefonica per procacciare i clienti, fissando gli incontri a pagamento, mantenendo la contabilita' delle prestazioni sessuali e incassando una quota. Al principale imputato, poi, la procura attribuisce la gestione della prostituzione di altre quattro ragazze, stavolta di eta' superiore ai 18 anni, oltre alla detenzione e la cessione di cocaina e a un episodio di interferenza illecita nella vita privata: attraverso il proprio telefono si sarebbe procurato le immagini di una ragazza impegnata in un rapporto orale con uno dei clienti. Da qui la richiesta finale di condanna a 16 anni e mezzo oltre al pagamento di 54mila euro di multa. (FONTE: AGI) .
Secondo il procuratore aggiunto Monteleone, Ieni e' "un soggetto dalla capacita' criminale pericolosa". Avrebbe reclutato le due minorenni, sfruttandone l'attivita' di meretricio, mettendo loro a disposizione l'appartamento ai Parioli e una scheda telefonica per procacciare i clienti, fissando gli incontri a pagamento, mantenendo la contabilita' delle prestazioni sessuali e incassando una quota. Al principale imputato, poi, la procura attribuisce la gestione della prostituzione di altre quattro ragazze, stavolta di eta' superiore ai 18 anni, oltre alla detenzione e la cessione di cocaina e a un episodio di interferenza illecita nella vita privata: attraverso il proprio telefono si sarebbe procurato le immagini di una ragazza impegnata in un rapporto orale con uno dei clienti. Da qui la richiesta finale di condanna a 16 anni e mezzo oltre al pagamento di 54mila euro di multa. (FONTE: AGI) .
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