di Nicola Zuccaro - Un corteo tinto di arancione a suon di musica, lungo le strade
del centro cittadino - con partenza da Via Argiro - per il candidato di centro-
sinistra Antonio De Caro. Un comizio classico alla presenza dei big del centro-
destra
in Piazza Europa al Rione San Paolo per il relativo candidato Domenico Di
Paola.
Si è contraddistinto così - nella serata di venerdì 6 giugno - l'ultimo atto di una campagna elettorale suppletiva che, culminando con il turno di ballottaggio in programma dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 8 giugno, è stata caratterizzata da un aspro confronto ravvicinato e dalla distanza fra i due competitor in corsa per la poltrona di Sindaco del capoluogo pugliese.
Chi la spunterà e chi sarà, in particolare, a decidere il successore di Michele Emiliano? Sono le due domande ricorrenti nelle ore che separano i baresi dal ritorno alle urne alle quali non si possono che avanzare delle semplici ipotesi, a partire dalla prima.
In virtù del 49.40 % ottenuto al primo turno, per Antonio De Caro sarebbe sufficiente quel 3% per centrare il tanto sospirato allungo mancato 8 giorni fa. Di contro, nel centro-destra, pur consapevoli del fatto che l'impresa è ardua, si spera in una rimonta che, se concretizzata, assurgerebbe agli onori delle cronache politico-elettorali ad un clamoroso ribaltone.
Due facce di una stessa medaglia - rappresentata da un confronto elettorale tutt'altro che scontato nel suo esito finale - e che introduce la seconda domanda: chi deciderà. Le concomitanze domenicali rappresentate da una probabile giornata balneare e dalla semifinale Play Off fra Bari e Latina, potrebbero condizionare l'affluenza alle urne. Ma a queste due componenti, una doverosa attenzione, in ambito prettamente politico, va riservata agli indecisi e a quei candidati sindaci che, nel primo turno, pur correndo da soli e che pur avendo rispedito ai mittenti De Caro e Di Paola la parola "apparentamento", potrebbero rivelarsi con la loro presenza o assenza, nella cabina elettorale, determinanti.
Oltre che con gli astensionisti della prima ora - e che potrebbero confermare la propria assenza cronica l'8 giugno - entrambe i candidati, coi rispettivi schieramenti, dovranno fare i conti con i vari Paccione, Magnisi, Di Geronimo, Miniello. Ladisa, Petrelli e con i Grillini; questi ultimi indicati per la maggiore nel ruolo di ago della bilancia in questa suppletiva tornata elettorale che la seguente domanda va a sè: chi deciderà il prossimo Sindaco di Bari ?
Si è contraddistinto così - nella serata di venerdì 6 giugno - l'ultimo atto di una campagna elettorale suppletiva che, culminando con il turno di ballottaggio in programma dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 8 giugno, è stata caratterizzata da un aspro confronto ravvicinato e dalla distanza fra i due competitor in corsa per la poltrona di Sindaco del capoluogo pugliese.
Chi la spunterà e chi sarà, in particolare, a decidere il successore di Michele Emiliano? Sono le due domande ricorrenti nelle ore che separano i baresi dal ritorno alle urne alle quali non si possono che avanzare delle semplici ipotesi, a partire dalla prima.
In virtù del 49.40 % ottenuto al primo turno, per Antonio De Caro sarebbe sufficiente quel 3% per centrare il tanto sospirato allungo mancato 8 giorni fa. Di contro, nel centro-destra, pur consapevoli del fatto che l'impresa è ardua, si spera in una rimonta che, se concretizzata, assurgerebbe agli onori delle cronache politico-elettorali ad un clamoroso ribaltone.
Due facce di una stessa medaglia - rappresentata da un confronto elettorale tutt'altro che scontato nel suo esito finale - e che introduce la seconda domanda: chi deciderà. Le concomitanze domenicali rappresentate da una probabile giornata balneare e dalla semifinale Play Off fra Bari e Latina, potrebbero condizionare l'affluenza alle urne. Ma a queste due componenti, una doverosa attenzione, in ambito prettamente politico, va riservata agli indecisi e a quei candidati sindaci che, nel primo turno, pur correndo da soli e che pur avendo rispedito ai mittenti De Caro e Di Paola la parola "apparentamento", potrebbero rivelarsi con la loro presenza o assenza, nella cabina elettorale, determinanti.
Oltre che con gli astensionisti della prima ora - e che potrebbero confermare la propria assenza cronica l'8 giugno - entrambe i candidati, coi rispettivi schieramenti, dovranno fare i conti con i vari Paccione, Magnisi, Di Geronimo, Miniello. Ladisa, Petrelli e con i Grillini; questi ultimi indicati per la maggiore nel ruolo di ago della bilancia in questa suppletiva tornata elettorale che la seguente domanda va a sè: chi deciderà il prossimo Sindaco di Bari ?