Brasile '14: che sia Mondiale!

di Nicola Zuccaro - Alle 22.00 - ora italiana - di giovedì 12 giugno, prenderà il via con Brasile-Croazia, l'edizione n.20 del Mondiale di calcio. Dopo 64 anni, la rassegna iridata torna in Brasile fra le polemiche causate sia dai ritardi infrastrutturali che dalle morti bianche sul lavoro, registrate presso i cantieri di alcuni dei nuovi stadi costruiti per ospitare alcune delle 64 gare.

Se a questi precedenti si aggiungono le non perfette condizioni di alcuni terreni di giuoco - vedi Manaus per Italia - Inghileterra del 14 giugno - si può scrivere, senza alcun dubbio che, questo Mondiale, parte in salita sotto il profilo organizzativo. Dalla serie a ciascuno il suo, spetterà alla complessa organizzazione dover rimediare, in tempo utile, alle disfunzioni emerse e che rischiano di moltiplicarsi dal 12 giugno al 13 luglio. Ma il campo, comunque, dovrà recitare il suo ruolo di primo piano, garantendo una competizione degna di una Coppa del Mondo. Sotto quest'ultimo aspetto, per non pochi forfait di alcuni assi (Ribery e Montolivo) e per le imperfette condizioni fisiche di chi convocato ( Messi per i suoi problemi gastrointenstinali), Brasile 2014, non promette altrettanto bene e quindi non resta che affidarci al genio e alla fantasia di ciascun convocato (Italia compresa) per far sì che sul rettangolo verde sia un Mondiale. Per un ventesimo appuntamento con la M maiuscola.

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