di Andrea Stano - Questa notte si è chiusa la seconda giornata del girone A con la Croazia che si è sbarazzata con facilità del Camerun sconfiggendolo per 4 a 0. Africani in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo a causa dello scellerato cazzotto di Song ai danni di Mario Mandzukic. (Foto: LaPresse)
I Leoni indomabili perdono Eto’o per infortunio mentre il tecnico Kovac sostituisce gli “italiani” Kovacic e Vrsaljko rispettivamente con Sammir e Pranjic.
Il centrocampista brasiliano naturalizzato croato giocherà più arretrato rispetto alla posizione in campo dell’interista nella prima giornata. Questo garantirà più copertura a centrocampo e maggiore fluidità di manovra per gli esterni, veri protagonisti della serata.
Le Fiamme rompono al undici all’undicesimo con Olic: il cross di Srna dalla destra viene respinto, palla tra i piedi di Perisic che premia l’inserimento dell’attaccante del Wolfsburg.
Passano quattro minuti e lo stesso Perisic, anche lui esterno d’attacco della medesima squadra tedesca, si divora il raddoppio sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Il match cambia radicalmente (non che il Camerun si fosse mai reso pericoloso) al 40esimo quando inspiegabilmente l’ex Arsenal Song rifila un pugno sulla schiena di Mandzukic. Cazzotto non violentissimo ma del tutto ingiustificato. L’arbitro portoghese Proenca estrae il cartellino rosso.
Nel secondo tempo la Croazia dilaga. Al 48esimo Perisic insacca il 2 a 0 dopo una fenomenale cavalcata sull’out di sinistra, poi tutte le attenzioni sono riposte su Mario Mandzukic.
Il sogno nel cassetto di Pippo Inzaghi che tanto lo vorrebbe al Milan come terminale offensivo (e si capisce bene il motivo), fallisce l’appuntamento con il gol da solo contro Itandje a inizio secondo tempo ma si farà perdonerà al 61esimo a 73esimo. Prima con la specialità della casa, il colpo di testa su corner, poi infilando in rete il più facile dei palloni, a porta vuota, sulla corta respinta del portiere camerunese sul tiro di Eduardo.
Il Camerun finora non classificabile. Si registra solo la traversa colpita da Webo sul finale. Finisce 4 a 0 per le Fiamme che polverizzano un avversario troppo debole. Ora sarà scontro diretto con il Messico per guadagnarsi la qualificazione, presumendo il successo del Brasile contro il Camerun già eliminato dalla competizione raggiungendo nell’impietosa dimora dei non qualificati, l’Australia e la Spagna di Del Bosque.
La terza giornata del gruppo A, che si giocherà naturalmente in contemporanea, è prevista per lunedì 23 alle dieci di sera.
MIGLIORE IN CAMPO: PERISIC (7.5)
L’esterno del Wolfsburg è l’autentico mattatore della serata. E lo si capisce subito quando pesca in area Olic a inizio partita per l’1 a 0. Il raddoppio è un capolavoro assoluto. Tanta corsa, fiato, potenza e precisione.
Nel secondo tempo risparmia le energie ma, del resto a risultato acquisito, lasciando gloria a Mario Mandzukic, con il quale condividerebbe il premio di migliore in campo. L’attaccante del Bayern non si capisce dove gioca. In difesa, a centrocampo o è una prima punta? E’ ovunque. Non è tecnicamente sopraffino ma è uno di quei attaccanti che tutti gli allenatori vorrebbero schierare in campo.
I Leoni indomabili perdono Eto’o per infortunio mentre il tecnico Kovac sostituisce gli “italiani” Kovacic e Vrsaljko rispettivamente con Sammir e Pranjic.
Il centrocampista brasiliano naturalizzato croato giocherà più arretrato rispetto alla posizione in campo dell’interista nella prima giornata. Questo garantirà più copertura a centrocampo e maggiore fluidità di manovra per gli esterni, veri protagonisti della serata.
Le Fiamme rompono al undici all’undicesimo con Olic: il cross di Srna dalla destra viene respinto, palla tra i piedi di Perisic che premia l’inserimento dell’attaccante del Wolfsburg.
Passano quattro minuti e lo stesso Perisic, anche lui esterno d’attacco della medesima squadra tedesca, si divora il raddoppio sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Il match cambia radicalmente (non che il Camerun si fosse mai reso pericoloso) al 40esimo quando inspiegabilmente l’ex Arsenal Song rifila un pugno sulla schiena di Mandzukic. Cazzotto non violentissimo ma del tutto ingiustificato. L’arbitro portoghese Proenca estrae il cartellino rosso.
Nel secondo tempo la Croazia dilaga. Al 48esimo Perisic insacca il 2 a 0 dopo una fenomenale cavalcata sull’out di sinistra, poi tutte le attenzioni sono riposte su Mario Mandzukic.
Il sogno nel cassetto di Pippo Inzaghi che tanto lo vorrebbe al Milan come terminale offensivo (e si capisce bene il motivo), fallisce l’appuntamento con il gol da solo contro Itandje a inizio secondo tempo ma si farà perdonerà al 61esimo a 73esimo. Prima con la specialità della casa, il colpo di testa su corner, poi infilando in rete il più facile dei palloni, a porta vuota, sulla corta respinta del portiere camerunese sul tiro di Eduardo.
Il Camerun finora non classificabile. Si registra solo la traversa colpita da Webo sul finale. Finisce 4 a 0 per le Fiamme che polverizzano un avversario troppo debole. Ora sarà scontro diretto con il Messico per guadagnarsi la qualificazione, presumendo il successo del Brasile contro il Camerun già eliminato dalla competizione raggiungendo nell’impietosa dimora dei non qualificati, l’Australia e la Spagna di Del Bosque.
La terza giornata del gruppo A, che si giocherà naturalmente in contemporanea, è prevista per lunedì 23 alle dieci di sera.
MIGLIORE IN CAMPO: PERISIC (7.5)
L’esterno del Wolfsburg è l’autentico mattatore della serata. E lo si capisce subito quando pesca in area Olic a inizio partita per l’1 a 0. Il raddoppio è un capolavoro assoluto. Tanta corsa, fiato, potenza e precisione.
Nel secondo tempo risparmia le energie ma, del resto a risultato acquisito, lasciando gloria a Mario Mandzukic, con il quale condividerebbe il premio di migliore in campo. L’attaccante del Bayern non si capisce dove gioca. In difesa, a centrocampo o è una prima punta? E’ ovunque. Non è tecnicamente sopraffino ma è uno di quei attaccanti che tutti gli allenatori vorrebbero schierare in campo.