di Stella Dibenedetto - Figuraccia dell’Italia nella seconda partita del girone D. Una bruttissima Italia, a Refice, perde per 1-0 contro la Costa Rica che vola agli ottavi di finale con un gol di Ruiz. Quella che doveva essere la partita della svolta e del sogno azzurro, si è trasformata in un incubo per Cesare Prandelli che non è riuscito a trasmettere ai suoi lo stesso spirito visto nella partita d’esordio contro l’Inghilterra. Senza idee, senza gioco, senza carattere e determinazione, inguardabile e inconcludente, l’Italia merita la sconfitta. Contro l’Ururguay, martedì 24 giugno, gli Azzurri avranno a disposizione due risultati su tre per qualificarsi come secondi del girone. Contro la Celeste, infatti, agli Azzurri basterà anche solo un pareggio per continuare il sogno mondiale. (Foto: EPA)
+ BUFFON, IN MONDIALI NO CENERENTOLE
Contro la Costa Rica, Cesare Prandelli conferma in parte la squadra che ha battuto l’Inghilterra. In porta c’è l’esordio di Gigi Buffon, al suo quinto mondiale. In difesa, confermato Barzagli con Chiellini che torna al centro. Sulle fasce si sistemano Abate e Darmian. A centrocampo, De Rossi si posiziona davanti alla difesa con Pirlo e Thiago Motta in mezzo al campo. In attacco Balotelli con Marchisio e Candreva a sostenerlo. Sin dalle prime battute si capisce che per l’Italia sarà dura. Gli Azzurri sembrano la brutta copia di quelli che hanno esordito a Manaus. Sta bene in campo, invece, la Costa Rica con gli Azzurri che non alzano troppo il ritmo. La prima occasione per gli Azzurri arriva dopo trenta minuti di gioco sui piedi di Balotelli. Un gioiello di Pirlo lo mette solo davanti al portiere ma il suo pallonetto è assolutamente indecente. Passano due minuti e sui piedi di Balotelli arriva la seconda palla goal: SuperMario calcia di destro ma Navas si salva in due tempi. Gli Azzurri sembrano finalmente in partita e il faro, come al solito, è sempre Andrea Pirlo. La Costa Rica, però, appare più tonica e determinata rispetto agli Azzurri che danno l’impressione di volersi accontentare del pareggio. Al 43’ azione sospetta di Chiellini che, in area di rigore, atterra Campbell. Il vantaggio della Costa Rica, però, è dietro l’angolo e arriva dopo appena un: crossa dalla sinistra di Diaz, Buffon non esce dai pali, Chiellini si perde Ruiz che punisce gli Azzurri di testa.
La ripresa inizia con Cassano in campo al posto di Thiago Motta ma il ritmo della partita non cambia. Gli Azzurri non sono pervenuti. In campo c’è solo la Costa Rica pronta ad approfittare dei tantissimi errori dei nostri. Prandelli cerca di dare la scossa e inserisce prima Insigne al posto di Candreva e poi Cerci al posto di Marchisio. La partita degli Azzurri, però, non cambia. L’Italia fatica a costruire palle gol pericolose. Cerci e Insigne ci provano ma Balotelli non sfonda e Cassano non entra in partita. Finisce così la seconda partita dell’Italia ai Mondiali del Brasile. La Costa Rica sogna mentre per Cesare Prandelli e i suoi iniziano gli incubi.
Il sogno azzurro non è ancora finito ma martedì 25 giugno, contro l’Uruguay di Suarez e Cavani ci sarà da soffrire. Cesare Prandelli, su richiesta del popolo azzurro, dovrà cambiare. Con un Ciro Immobile, capocannoniere della serie A in panchina, è davvero giusto continuare ad insistere con il solo Mario Balotelli? Se le altre Nazionali giocano con tutti i loro campioni in campo, perché non può farlo anche l’Italia? Contro la Celeste, gli Azzurri sono chiamati ad una prova d’orgoglio e determinazione. Ci riusciranno?
+ BUFFON, IN MONDIALI NO CENERENTOLE
Contro la Costa Rica, Cesare Prandelli conferma in parte la squadra che ha battuto l’Inghilterra. In porta c’è l’esordio di Gigi Buffon, al suo quinto mondiale. In difesa, confermato Barzagli con Chiellini che torna al centro. Sulle fasce si sistemano Abate e Darmian. A centrocampo, De Rossi si posiziona davanti alla difesa con Pirlo e Thiago Motta in mezzo al campo. In attacco Balotelli con Marchisio e Candreva a sostenerlo. Sin dalle prime battute si capisce che per l’Italia sarà dura. Gli Azzurri sembrano la brutta copia di quelli che hanno esordito a Manaus. Sta bene in campo, invece, la Costa Rica con gli Azzurri che non alzano troppo il ritmo. La prima occasione per gli Azzurri arriva dopo trenta minuti di gioco sui piedi di Balotelli. Un gioiello di Pirlo lo mette solo davanti al portiere ma il suo pallonetto è assolutamente indecente. Passano due minuti e sui piedi di Balotelli arriva la seconda palla goal: SuperMario calcia di destro ma Navas si salva in due tempi. Gli Azzurri sembrano finalmente in partita e il faro, come al solito, è sempre Andrea Pirlo. La Costa Rica, però, appare più tonica e determinata rispetto agli Azzurri che danno l’impressione di volersi accontentare del pareggio. Al 43’ azione sospetta di Chiellini che, in area di rigore, atterra Campbell. Il vantaggio della Costa Rica, però, è dietro l’angolo e arriva dopo appena un: crossa dalla sinistra di Diaz, Buffon non esce dai pali, Chiellini si perde Ruiz che punisce gli Azzurri di testa.
La ripresa inizia con Cassano in campo al posto di Thiago Motta ma il ritmo della partita non cambia. Gli Azzurri non sono pervenuti. In campo c’è solo la Costa Rica pronta ad approfittare dei tantissimi errori dei nostri. Prandelli cerca di dare la scossa e inserisce prima Insigne al posto di Candreva e poi Cerci al posto di Marchisio. La partita degli Azzurri, però, non cambia. L’Italia fatica a costruire palle gol pericolose. Cerci e Insigne ci provano ma Balotelli non sfonda e Cassano non entra in partita. Finisce così la seconda partita dell’Italia ai Mondiali del Brasile. La Costa Rica sogna mentre per Cesare Prandelli e i suoi iniziano gli incubi.
Il sogno azzurro non è ancora finito ma martedì 25 giugno, contro l’Uruguay di Suarez e Cavani ci sarà da soffrire. Cesare Prandelli, su richiesta del popolo azzurro, dovrà cambiare. Con un Ciro Immobile, capocannoniere della serie A in panchina, è davvero giusto continuare ad insistere con il solo Mario Balotelli? Se le altre Nazionali giocano con tutti i loro campioni in campo, perché non può farlo anche l’Italia? Contro la Celeste, gli Azzurri sono chiamati ad una prova d’orgoglio e determinazione. Ci riusciranno?