Brasile 2014, fallimento Italia: l’Uruguay elimina gli Azzurri

di Stella Dibenedetto - Fallimento totale della Nazionale di Cesare Prandelli. Come nel 2010 quando gli allora campioni del mondo in carica, guidati da Marcello Lippi, tornarono a casa dopo il girone eliminatorio, anche in Brasile, finisce nel peggiore dei modi l’avventura mondiale degli Azzurri di Prandelli. A punire l’Italia è stato l’uomo dell’anno, quel Diego Godin che ha deciso la Liga spagnola regalandola all’Atletico Madrid e stava per decidere anche la finale di Champions. Lui, come solo un difensore può fare, decide il match contro gli Azzurri e regala la qualificazione all’Uruguay con un colpo di testa su calcio piazzato. A giocare gli ottavi di finale contro la Colombia, sabato a Rio De Jainero, ci andrà la Celeste.

Con Immobile e Balotelli per la prima volta in campo insieme, il primo tempo è stato lento e giocato con ritmi blandi con l’Italia che non aveva interesse ad alzare il ritmo. Il centrocampo di qualità formato da Verratti, Pirlo e Marchisio non riesce a dare palloni decenti alla coppia d’attacco mentre la difesa juventina formata da Barzagli, Bonucci e Chiellini, reggono bene la pressione di Suarez e Cavani. Il migliore degli Azzurri è Maro Verratti che trascina gli Azzurri con i suoi dribbling e la sua personalità. E’ lui l’uomo in più che è mancato all’Italia nel match della Costa Rica e che nella partita più importante della sua carriera, decide di mostrare tutta la sua bellezza. Verratti, però, non basta. Mario Balotelli, l’uomo che avrebbe dovuto trascinare gli Azzurri, non entra mai in partita. Nervoso e teso, si fa ammonire in modo ingenuo ma l’episodio che decide il match arriva con il cartellino rosso a Marchisio che in un contrasto con Arevalo Rios affonda troppo il colpo e viene punito da Rodriguez. L’Italia resta in dieci e l’Uruguay ha l’occasione di colpire con Suarez ma Buffon vola a terra e salva tutto.

Con l’Italia decisa a difendere il pareggio che le regalerebbe la qualificazione, la Celeste colpisce in modo impietoso con Godin che con un colpo di testa su calcio d’angolo, batte Buffon. Finisce qui l’avventura mondiale degli Azzurri che, dopo aver illuso tutti con la bella vittoria sull’Inghilterra, tornano a casa con le valigie piene di domande. Di chi è la colpa di un simile fallimento? Di Cesare Prandelli e delle sue scelte? Dello schema tattico o dei singoli? Domande che non riceveranno una risposta ma la cosa certa è che, oggi più che mai, il calcio italiano è profondamente in crisi!