“Nella riunione convocata questa mattina dal Presidente Vendola e dall'Assessore Nardoni sulle cartelle pazze emesse dai Consorzi di bonifica che stanno allarmando molti agricoltori della provincia di Taranto, si è deciso di fermare la procedura di riscossione della tassa agli agricoltori.
A fronte di una serie di incongruenze nel calcolo del tributo, a fronte di una totale assenza di attività di manutenzione e bonifica dei canali, e nel rispetto della legge regionale che prevede il contributo di bonifica solo in caso di riscontro diretto e immediato del beneficio di bonifica, si ritiene utile che l'assessorato regionale all'agricoltura apra un confronto con le organizzazioni di categoria per rivisitare radicalmente il problema.
Sarebbe auspicabile tenere fuori dalla tassazione gli immobili urbani ed extraurbani così come sarebbe giusto rivedere i parametri del contributo che non può superare per tutti i 35 € per ettaro.
Parallelamente va messa in campo una pianificazione di opere di bonifica e manutenzione straordinaria attraverso il reperimento di risorse comunitarie o attingendo ai fondi per la difesa del suolo.
Gli agricoltori devono avere riscontro diretto del beneficio di bonifica alle loro colture. Questa è la condizione inderogabile che consenta di chiedere loro il tributo 630.
Di fronte a queste decisioni urgenti ed eccezionali e prima di un nuovo percorso di radicale revisione del contributo di bonifica, tutti gli agricoltori sono tenuti a non pagare le cartelle recapitategli in questi giorni.
Il governo regionale e la maggioranza di centrosinistra sono impegnati ad evitare che si abbatta sugli agricoltori e sui cittadini una tassazione esagerata e irrazionale”. A riferirlo in una nota il Consigliere regionale del Pd, Michele Mazzarano.
A fronte di una serie di incongruenze nel calcolo del tributo, a fronte di una totale assenza di attività di manutenzione e bonifica dei canali, e nel rispetto della legge regionale che prevede il contributo di bonifica solo in caso di riscontro diretto e immediato del beneficio di bonifica, si ritiene utile che l'assessorato regionale all'agricoltura apra un confronto con le organizzazioni di categoria per rivisitare radicalmente il problema.
Sarebbe auspicabile tenere fuori dalla tassazione gli immobili urbani ed extraurbani così come sarebbe giusto rivedere i parametri del contributo che non può superare per tutti i 35 € per ettaro.
Parallelamente va messa in campo una pianificazione di opere di bonifica e manutenzione straordinaria attraverso il reperimento di risorse comunitarie o attingendo ai fondi per la difesa del suolo.
Gli agricoltori devono avere riscontro diretto del beneficio di bonifica alle loro colture. Questa è la condizione inderogabile che consenta di chiedere loro il tributo 630.
Di fronte a queste decisioni urgenti ed eccezionali e prima di un nuovo percorso di radicale revisione del contributo di bonifica, tutti gli agricoltori sono tenuti a non pagare le cartelle recapitategli in questi giorni.
Il governo regionale e la maggioranza di centrosinistra sono impegnati ad evitare che si abbatta sugli agricoltori e sui cittadini una tassazione esagerata e irrazionale”. A riferirlo in una nota il Consigliere regionale del Pd, Michele Mazzarano.