BARI - “Alla fine lo capiremo, qualora il messaggio non sia ancora chiaro a tutti: la Gentile ha deciso di punire i cittadini della Provincia di Barletta-Andria-Trani non riconoscendogli il diritto, costituzionalmente garantito, ad usufruire di Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria. A questo punto, perché lei e Vendola non si adoperano per chiudere definitivamente l’Azienda Sanitaria locale?”
Lo dichiara il vice presidente del Consiglio Regionale pugliese, Nicola Marmo, che ha presentato un’interrogazione sui servizi sanitari estivi nella sesta Provincia.
“L’Azienda Sanitaria locale – prosegue - ha adottato il ‘Piano emergenza estiva 2014’, che dovrebbe garantire l’attività chirurgica di urgenza nei Presidi di Barletta, Andria e Bisceglie, con l’assunzione di 3 anestesisti in sostituzione di altri 4 che verranno meno e per i quali non è stata prevista alcuna deroga dall’Assessorato regionale. In più, nel presidio di Bisceglie si potrà garantire solo l’urgenza ostetrico-ginecologica e quella chirurgica indifferibile, giacchè le sale operatorie sono in fase di ristrutturazione. Allora, per garantire il minimo dell’assistenza, l’Asl ha previsto il potenziamento dei servizi. Ma l’Azienda cammina a motori spenti per i vincoli del piano di rientro (ma non l’avevamo superato?) e l’Assessorato non fa sconti né propone soluzioni concrete e realistiche. Tanto per iniziare, eliminando le continue sperequazioni tra cui l’ingiusta assegnazione del numero dei posti letto (di gran lunga inferiore allo standard applicato nelle altre Asl); la mancata autorizzazione a compiere nuove assunzioni; il Presidio dell’Ospedale ‘Bonomo’ senza primari; la mancata realizzazione del nuovo ospedale che potrebbe riequilibrare il numero dei posti letto e la qualità dei servizi.
A fronte di tutto ciò, ci saremmo aspettati una risposta alle ripetute interrogazioni.
Certo è che – conclude Marmo - non sarà facile ottenerle adesso, essendo l’assessore tanto impegnata, prima di lasciare l’incarico, tra un’elezione e un’altra, in un continuo girovagare politico-elettorale in conferenza stampa da un ospedale a un ambulatorio”.
Lo dichiara il vice presidente del Consiglio Regionale pugliese, Nicola Marmo, che ha presentato un’interrogazione sui servizi sanitari estivi nella sesta Provincia.
“L’Azienda Sanitaria locale – prosegue - ha adottato il ‘Piano emergenza estiva 2014’, che dovrebbe garantire l’attività chirurgica di urgenza nei Presidi di Barletta, Andria e Bisceglie, con l’assunzione di 3 anestesisti in sostituzione di altri 4 che verranno meno e per i quali non è stata prevista alcuna deroga dall’Assessorato regionale. In più, nel presidio di Bisceglie si potrà garantire solo l’urgenza ostetrico-ginecologica e quella chirurgica indifferibile, giacchè le sale operatorie sono in fase di ristrutturazione. Allora, per garantire il minimo dell’assistenza, l’Asl ha previsto il potenziamento dei servizi. Ma l’Azienda cammina a motori spenti per i vincoli del piano di rientro (ma non l’avevamo superato?) e l’Assessorato non fa sconti né propone soluzioni concrete e realistiche. Tanto per iniziare, eliminando le continue sperequazioni tra cui l’ingiusta assegnazione del numero dei posti letto (di gran lunga inferiore allo standard applicato nelle altre Asl); la mancata autorizzazione a compiere nuove assunzioni; il Presidio dell’Ospedale ‘Bonomo’ senza primari; la mancata realizzazione del nuovo ospedale che potrebbe riequilibrare il numero dei posti letto e la qualità dei servizi.
A fronte di tutto ciò, ci saremmo aspettati una risposta alle ripetute interrogazioni.
Certo è che – conclude Marmo - non sarà facile ottenerle adesso, essendo l’assessore tanto impegnata, prima di lasciare l’incarico, tra un’elezione e un’altra, in un continuo girovagare politico-elettorale in conferenza stampa da un ospedale a un ambulatorio”.