BARI - “Il futuro dell’agricoltura in Puglia verrebbe seriamente compromesso se non saranno modificati alcuni aspetti nell’applicazione della riforma della Pac così come è stata prevista nell’accordo appena raggiunto dalle regioni”. È l’allarme lanciato dal secondo congresso regionale della Copagri Puglia svoltosi a Bari.
Due i nodi affrontati nella relazione congressuale da Tommaso Battista, rieletto presidente dell’organizzazione che in Puglia raccoglie il maggior numero di produttori agricoli, 96.700.
«Chiediamo che per gli aiuti ai giovani agricoltori vengano utilizzate tutte le somme previste dal plafond, il 2% e non l’1,1%; che ai giovani agricoltori sia garantita la conduzione dei primi 90 ettari e che sia riconosciuta la maggiorazione del 25% del valore dei titoli nazionali”, ha affermato il Presidente della Copagri Puglia che ha sottolineato un altro punto da modificare: “il riconoscimento dello status di agricoltore sia ottenuto solo con la certificazione della camera di commercio e l’attribuzione della partita Iva, senza tener conto della presentazione di bilanci o dichiarazioni annuali, altrimenti non meno di 100 mila produttori agricoli pugliesi verrebbero esclusi dagli aiuti diretti».
Alla giunta Vendola, invece, la Copagri Puglia chiede di rivedere la gestione dell’Arif che non garantisce acqua nelle campagne avendo i pozzi fermi da tempo e di studiare nuove tabelle ettaro-colturali con cui modificare gli attuali indici di congruità che tengano conto di fattori non considerati come la meccanizzazione e la diversificazione produttiva per scongiurare la perdita di ogni forma di provvidenza e agevolazione per la sola presunzione di impiego di lavoratori in nero.
Ai lavori sono intervenuti, tra gli altri, anche il senatore Dario Stefano e l’assessore regionale all’agricoltura Fabrizio Nardoni. “Non possiamo accettare l’atteggiamento del governo nazionale di queste ultime settimane che scarica sulla Pac funzioni dismesse da tempo dallo stato come il piano irriguo, i piani di settore, il miglioramento genetico, sottraendo così all’agricoltura risorse importanti con grave danno per i processi di innovazione messi in campo in questi anni”, ha affermato il Senatore Stefano.
Nella qualità di coordinatore nazionale degli Assessori Regionali all’Agricoltura Nardoni ha difeso l’accordo raggiunto sull’applicazione della Pac che giovedì prossimo 12 giugno sarà formalizzato in sede di Conferenza Stato-Regioni chiudendo ad ogni possibilità di modifica nell’immediato. Nardoni ha poi annunciato la riforma del credito d’imposta regionale per il gasolio e ha anticipato l’imminente presentazione di due nuovi disegni di legge regionale per lo sfruttamento della risorse mare in materia di pesca turismo.
I lavori del congresso sono stati conclusi dal presidente nazionale della Copagri Franco Verrascina che ha invece sottolineato la grande opportunità rappresentata da Expo 2015 per lo sviluppo delle esportazioni dell’agroalimentare. «La Copagri – ha annunciato Verrascina – ha acquistato uno spazio di 500 metri quadri e intende organizzare educational tour specializzati nelle aziende agricole per far conoscere ai buyer stranieri le eccellenze produttive della nostra terra».
Due i nodi affrontati nella relazione congressuale da Tommaso Battista, rieletto presidente dell’organizzazione che in Puglia raccoglie il maggior numero di produttori agricoli, 96.700.
«Chiediamo che per gli aiuti ai giovani agricoltori vengano utilizzate tutte le somme previste dal plafond, il 2% e non l’1,1%; che ai giovani agricoltori sia garantita la conduzione dei primi 90 ettari e che sia riconosciuta la maggiorazione del 25% del valore dei titoli nazionali”, ha affermato il Presidente della Copagri Puglia che ha sottolineato un altro punto da modificare: “il riconoscimento dello status di agricoltore sia ottenuto solo con la certificazione della camera di commercio e l’attribuzione della partita Iva, senza tener conto della presentazione di bilanci o dichiarazioni annuali, altrimenti non meno di 100 mila produttori agricoli pugliesi verrebbero esclusi dagli aiuti diretti».
Alla giunta Vendola, invece, la Copagri Puglia chiede di rivedere la gestione dell’Arif che non garantisce acqua nelle campagne avendo i pozzi fermi da tempo e di studiare nuove tabelle ettaro-colturali con cui modificare gli attuali indici di congruità che tengano conto di fattori non considerati come la meccanizzazione e la diversificazione produttiva per scongiurare la perdita di ogni forma di provvidenza e agevolazione per la sola presunzione di impiego di lavoratori in nero.
Ai lavori sono intervenuti, tra gli altri, anche il senatore Dario Stefano e l’assessore regionale all’agricoltura Fabrizio Nardoni. “Non possiamo accettare l’atteggiamento del governo nazionale di queste ultime settimane che scarica sulla Pac funzioni dismesse da tempo dallo stato come il piano irriguo, i piani di settore, il miglioramento genetico, sottraendo così all’agricoltura risorse importanti con grave danno per i processi di innovazione messi in campo in questi anni”, ha affermato il Senatore Stefano.
Nella qualità di coordinatore nazionale degli Assessori Regionali all’Agricoltura Nardoni ha difeso l’accordo raggiunto sull’applicazione della Pac che giovedì prossimo 12 giugno sarà formalizzato in sede di Conferenza Stato-Regioni chiudendo ad ogni possibilità di modifica nell’immediato. Nardoni ha poi annunciato la riforma del credito d’imposta regionale per il gasolio e ha anticipato l’imminente presentazione di due nuovi disegni di legge regionale per lo sfruttamento della risorse mare in materia di pesca turismo.
I lavori del congresso sono stati conclusi dal presidente nazionale della Copagri Franco Verrascina che ha invece sottolineato la grande opportunità rappresentata da Expo 2015 per lo sviluppo delle esportazioni dell’agroalimentare. «La Copagri – ha annunciato Verrascina – ha acquistato uno spazio di 500 metri quadri e intende organizzare educational tour specializzati nelle aziende agricole per far conoscere ai buyer stranieri le eccellenze produttive della nostra terra».