ROMA - "La corruzione può attecchire dovunque: nessun organismo e nessuna istituzione possono ritenersene indenni" e "nessuna istituzione che abbia competenze pubbliche può ritenersi scevra di responsabilità di fronte al suo dilagare". È l'allarme lanciato dal procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola.
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