OSTUNI - Una scommessa o un impegno lungimirante? La mia candidatura e quella del mio candidato sindaco, Domenico Attanasi, credo faccia discutere positivamente su entrambi i termini. Sono certo sia una scommessa, per varie ragioni, perché volevamo realizzare un cambiamento reale, concreto e fruttifero per la città, con un approccio alle metodologie di far politica che sappia tenere aperto, con continuità e coerenza, il dialogo con tutti i cittadini non solo in campagna elettorale ma creare questo sentimento di amore nel cittadino , nelle categorie produttive, nel mondo dei giovani e della scuola, con i meno giovani, con le donne, per dare risposte concrete sull’occupazione e altri temi importanti e discussi della città, sull’istruzione e il turismo, il commercio e l’agricoltura, i servizi sociali e assistenziali.
Un impegno lungimirante, poiché tale è stato il percorso politico-programmatico, in una realtà storicamente di centrodestra, che nel tempo ha fatto comprendere ed ha fatto emergere che qualcosa stava e sta cambiando, con l’impegno e la professionalità che prevale sulla rassegnazione soprattutto tra i giovani, alimentando speranze razionalmente basate su quelle che sono le condizioni reali e di partenza, sogni di sviluppo per le nuove generazioni che sono la principale risorsa della società. E credo che in questa tornata elettorale ciò si sia numericamente e in alcuni casi qualitativamente compreso. La nostra città ha affrontato una grave crisi valoriale: figure ingombranti, personaggi discutibili, partecipazione alla vita politica pari a zero, casi di politica scevri da ogni ragionamento morale, servizi finalizzati a creare consenso e non crescita, un turismo che non ha mai emanato luce, anche per la poca attenzione prestata ai beni architettonici che offre la città. Qualche scandalo poi ha fatto da ciliegina sulla torta così da allontanare in questi anni tanti cittadini da questo mondo tanto entusiasmante quanto formativo.
Il movimento giovanile, che mi onoro di coordinare dal 24 luglio del 2010, è stata l’unica realtà politica-giovanile che in questi anni ha operato con iniziative sulla città in modo costante, svolgendo un lavoro diuturno e tenace. Un lavoro, che poi mi ha permesso di prendere le tanto discusse 316 preferenze.
Tutto questo impegno da parte di noi giovani assieme ad una campagna elettorale quasi perfetta, grazie a Domenico Attanasi, ha risvegliato in me ed in molti altri una volontà importante, qella di far nascere un nuovo centrodestra francavillese che dia lustro, crescita e dignità a questa città, prendendo le basi nozionistiche di chi ci ha preceduto, rispettando loro, ma facendo comprendere che i modi di far politica sono cambiati e che quindi dovrebbero cambiare gli uomini.
La prova del nove di questa mia riflessione è il risultato elettorale del centrosinistra francavillese, inaspettato, capeggiato da Maurizio Bruno, al quale faccio i miei complimenti e do un grande in bocca al lupo.
Questa “sconfitta” invece, lascia ben sperare la nascita di una nuova classe dirigente di centrodestra, che donerebbe stabilità e rispecchierebbe a pieno l’elettorato francavillese. Dunque,si può e si deve cambiare metodo e uomini rappresentativi. Non sono più tollerabili atteggiamenti arroganti, superficiali, di incompetenza, improvvisazione e disimpegno che provocano sfiducia nelle Istituzioni e in coloro che le rappresentano. Con noi la politica é tornata , come dico spesso, ad essere programmazione. Le proposte avanzate dallo staff "Cantiere delle idee" che ha supportato la mia candidatura, nonché anche quella di Domenico Attanasi, sono forti data la presenza costante su ogni tematica, forti della politica del fare, della forza delle idee, forti del connubio di più esperienze ed entusiasmi, forti dell’innovazione. Non staremo immobili ad aspettare passivamente che qualcosa piova dall’alto, ma ci prepariamo da subito a intercettare ogni possibile segnale e interpretarlo. Il primo obiettivo di dare un input è stato recepito dai cittadini.
Mettiamo insieme i nostri entusiasmi, le nostre qualità e la nostra sensibilità politica. Riprogettiamo da ora il nostro futuro.
Dario Mancino
Segretario Noi Centro Giovani
Un impegno lungimirante, poiché tale è stato il percorso politico-programmatico, in una realtà storicamente di centrodestra, che nel tempo ha fatto comprendere ed ha fatto emergere che qualcosa stava e sta cambiando, con l’impegno e la professionalità che prevale sulla rassegnazione soprattutto tra i giovani, alimentando speranze razionalmente basate su quelle che sono le condizioni reali e di partenza, sogni di sviluppo per le nuove generazioni che sono la principale risorsa della società. E credo che in questa tornata elettorale ciò si sia numericamente e in alcuni casi qualitativamente compreso. La nostra città ha affrontato una grave crisi valoriale: figure ingombranti, personaggi discutibili, partecipazione alla vita politica pari a zero, casi di politica scevri da ogni ragionamento morale, servizi finalizzati a creare consenso e non crescita, un turismo che non ha mai emanato luce, anche per la poca attenzione prestata ai beni architettonici che offre la città. Qualche scandalo poi ha fatto da ciliegina sulla torta così da allontanare in questi anni tanti cittadini da questo mondo tanto entusiasmante quanto formativo.
Il movimento giovanile, che mi onoro di coordinare dal 24 luglio del 2010, è stata l’unica realtà politica-giovanile che in questi anni ha operato con iniziative sulla città in modo costante, svolgendo un lavoro diuturno e tenace. Un lavoro, che poi mi ha permesso di prendere le tanto discusse 316 preferenze.
Tutto questo impegno da parte di noi giovani assieme ad una campagna elettorale quasi perfetta, grazie a Domenico Attanasi, ha risvegliato in me ed in molti altri una volontà importante, qella di far nascere un nuovo centrodestra francavillese che dia lustro, crescita e dignità a questa città, prendendo le basi nozionistiche di chi ci ha preceduto, rispettando loro, ma facendo comprendere che i modi di far politica sono cambiati e che quindi dovrebbero cambiare gli uomini.
La prova del nove di questa mia riflessione è il risultato elettorale del centrosinistra francavillese, inaspettato, capeggiato da Maurizio Bruno, al quale faccio i miei complimenti e do un grande in bocca al lupo.
Questa “sconfitta” invece, lascia ben sperare la nascita di una nuova classe dirigente di centrodestra, che donerebbe stabilità e rispecchierebbe a pieno l’elettorato francavillese. Dunque,si può e si deve cambiare metodo e uomini rappresentativi. Non sono più tollerabili atteggiamenti arroganti, superficiali, di incompetenza, improvvisazione e disimpegno che provocano sfiducia nelle Istituzioni e in coloro che le rappresentano. Con noi la politica é tornata , come dico spesso, ad essere programmazione. Le proposte avanzate dallo staff "Cantiere delle idee" che ha supportato la mia candidatura, nonché anche quella di Domenico Attanasi, sono forti data la presenza costante su ogni tematica, forti della politica del fare, della forza delle idee, forti del connubio di più esperienze ed entusiasmi, forti dell’innovazione. Non staremo immobili ad aspettare passivamente che qualcosa piova dall’alto, ma ci prepariamo da subito a intercettare ogni possibile segnale e interpretarlo. Il primo obiettivo di dare un input è stato recepito dai cittadini.
Mettiamo insieme i nostri entusiasmi, le nostre qualità e la nostra sensibilità politica. Riprogettiamo da ora il nostro futuro.
Dario Mancino
Segretario Noi Centro Giovani