Ciro Esposito è morto. "Mi ha sparato De Santis"
Non ce l'ha fatto Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito il 3 maggio scorso a Roma prima della finale di Coppa Italia. Lo ha fatto sapere il policlinico Gemelli, dove il 31enne era ricoverato, nel reparto di rianimazione, da 50 giorni. Massimo Antonelli, direttore del Centro rianimazione, ha precisato che il giovane è morto "per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali", e ha espresso cordoglio ai genitori per la perdita del figlio.
Un'infezione polmonare che si è innestata in un quadro clinico già compromesso. Sarebbe questa la causa dell'aggravarsi delle condizioni del giovane ferito a colpi di pistola nel pre-partita della finale di Coppa Italia nei pressi dello Stadio Olimpico.
L'ultimo intervento lo aveva subito il 19 giugno scorso.
"Mi ha sparato lui". Questo avrebbe detto Ciro Esposito ad alcuni suoi familiari che gli mostravano foto di Daniele De Santis apparse sui giornali. I parenti che hanno ricevuto la confidenza saranno sentiti dalla Digos di Roma. Ciro avrebbe affidato la sua testimonianza ai familiari in uno dei momenti di lucidità durante la lunga degenza. Alcuni tra i parenti, secondo quanto accertato dai pm di Roma, avrebbero mostrato le foto di De Santis sui giornali a Ciro il quale lo avrebbe riconosciuto. La Digos di Roma è stata incaricata dal pm Eugenio Albamonte di rintracciare e di sentirli come testimoni. Un'attività avviata solo ora perchè gli inquirenti confidavano in un miglioramento delle condizioni di Esposito e dunque di poterlo sentire.
Un'infezione polmonare che si è innestata in un quadro clinico già compromesso. Sarebbe questa la causa dell'aggravarsi delle condizioni del giovane ferito a colpi di pistola nel pre-partita della finale di Coppa Italia nei pressi dello Stadio Olimpico.
Esposito ha subito alcune operazioni, la prima al polmone; è in dialisi e ha un'attività epatica non pienamente efficiente.
L'ultimo intervento lo aveva subito il 19 giugno scorso.
"Mi ha sparato lui". Questo avrebbe detto Ciro Esposito ad alcuni suoi familiari che gli mostravano foto di Daniele De Santis apparse sui giornali. I parenti che hanno ricevuto la confidenza saranno sentiti dalla Digos di Roma. Ciro avrebbe affidato la sua testimonianza ai familiari in uno dei momenti di lucidità durante la lunga degenza. Alcuni tra i parenti, secondo quanto accertato dai pm di Roma, avrebbero mostrato le foto di De Santis sui giornali a Ciro il quale lo avrebbe riconosciuto. La Digos di Roma è stata incaricata dal pm Eugenio Albamonte di rintracciare e di sentirli come testimoni. Un'attività avviata solo ora perchè gli inquirenti confidavano in un miglioramento delle condizioni di Esposito e dunque di poterlo sentire.