BARI - “Le notizie sul contratto di solidarietà concordato tra la Fiera del Levante ed i sindacati può rappresentare un sospiro di sollievo per i lavoratori, ma se non si dà seguito e subito alla rifondazione dell’ente e della sua missione principale, ci ritroveremo a breve nella stessa situazione”. È quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale pugliese, Nicola Marmo.
“L’appello congiunto del Presidente e delle parti sociali per i 9 milioni di euro necessari –prosegue- non può consentire a Vendola di protrarre ancora una politica scellerata che ha fatto della campionaria un carrozzone mangia soldi.
Ho depositato, a gennaio scorso, una proposta di legge per la privatizzazione attraverso la costituzione di una Fondazione di cui la Regione sarebbe parte integrante.
Il nuovo Ente così istituito e la Regione avrebbero come primo obiettivo quello di salvaguardare, conservare e promuovere il patrimonio immobiliare.
Compito ancora più ambizioso della Fondazione sarebbe quello di impegnare i soggetti fondatori alla contrazione di un mutuo a lunga scadenza per l’estinzione del debito, garantito dall’ingente patrimonio immobiliare che non deve essere frantumato e parcellizzato.
È questo il percorso più serio ed utile per far rinascere uno strumento fondamentale dell’economia pugliese, che dal 1929 organizza manifestazioni ed eventi di rilievo internazionale.
Un passato conclusosi quando la ditta Sel-Pd ha deciso di svuotarlo della sua importanza strategica con clientele, cattiva gestione e sperperi per un totale di 25 milioni di deficit ed una programmazione per il suo rilancio inesistente.
La proposta di legge presentata punta, invece, a risollevarne le sorti. Eppure, aspettiamo da gennaio che venga discussa in seconda Commissione.
Per questo – conclude Marmo - chiediamo al presidente della Commissione di farsi carico dell’urgenza di affrontarla, perché i problemi non si tamponano, ma si risolvono, ed abbiamo il dovere di restituire a tutta la Puglia la sua vetrina più significativa ed autorevole”.
“L’appello congiunto del Presidente e delle parti sociali per i 9 milioni di euro necessari –prosegue- non può consentire a Vendola di protrarre ancora una politica scellerata che ha fatto della campionaria un carrozzone mangia soldi.
Ho depositato, a gennaio scorso, una proposta di legge per la privatizzazione attraverso la costituzione di una Fondazione di cui la Regione sarebbe parte integrante.
Il nuovo Ente così istituito e la Regione avrebbero come primo obiettivo quello di salvaguardare, conservare e promuovere il patrimonio immobiliare.
Compito ancora più ambizioso della Fondazione sarebbe quello di impegnare i soggetti fondatori alla contrazione di un mutuo a lunga scadenza per l’estinzione del debito, garantito dall’ingente patrimonio immobiliare che non deve essere frantumato e parcellizzato.
È questo il percorso più serio ed utile per far rinascere uno strumento fondamentale dell’economia pugliese, che dal 1929 organizza manifestazioni ed eventi di rilievo internazionale.
Un passato conclusosi quando la ditta Sel-Pd ha deciso di svuotarlo della sua importanza strategica con clientele, cattiva gestione e sperperi per un totale di 25 milioni di deficit ed una programmazione per il suo rilancio inesistente.
La proposta di legge presentata punta, invece, a risollevarne le sorti. Eppure, aspettiamo da gennaio che venga discussa in seconda Commissione.
Per questo – conclude Marmo - chiediamo al presidente della Commissione di farsi carico dell’urgenza di affrontarla, perché i problemi non si tamponano, ma si risolvono, ed abbiamo il dovere di restituire a tutta la Puglia la sua vetrina più significativa ed autorevole”.