FOGGIA - Nel corso di attività di monitoraggio delle rete impiantistica consortile, a seguito di accurate verifiche è stato rinvenuto un attacco abusivo sul canale di scarico dell’adduttore Triolo Celone, uno dei principali adduttori della rete, che alimenta, tra l’altro, la zona ASI e fornisce acqua ai poli industriali di Foggia e Manfredonia. L’attacco era opportunamente occultato, essendo posizionato al di sotto dell’apparecchiatura di scarico e comprendeva 3 derivazioni da cui si dipartivano tubazioni interrate nell’argine del Canale Santa Giusta.
Gli autori del furto in tal modo si procuravano gratuitamente acqua ad alta pressione che utilizzavano per l’irrigazione di colture agricole e che avevano a disposizione tutto l’anno, attraverso un meccanismo gestito da tre saracinesche che regolavano l’apertura e la chiusura.
Ad intervenire sono stati gli uomini del Comando Stazione Forestale di Foggia e quelli del servizio sicurezza del Consorzio per la Bonifica della Capitanata, che gestisce l’opera.
È un’operazione importante – sostiene il Presidente del Consorzio Pietro Salcuni, che conferma la valenza della collaborazione istaurata tra le due Amministrazioni che agiscono in perfetta sinergia, in applicazione di specifico Protocollo di Intesa. Anche il Comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato di Foggia, Angela Malaspina, esprime soddisfazione per il risultato che rappresenta l’impegno delle due istituzioni a tutela del territorio e delle sue risorse, tra le quali l’acqua è una delle più significative per lo sviluppo rurale della capitanata.
L’utilizzo di specifica strumentazione elettronica da parte del Corpo forestale dello Stato permette di individuare condutture anche a diversi metri di profondità ed è un valido strumento di lavoro per prevenire e reprimere abusi in danno della risorsa idrica.
I Forestali hanno sequestrato tutte le tubazioni, saracinesche, flange ecc. e stanno indagando per individuare gli autori, mentre continua incessante il controllo del territorio al fine di ripristinare condizioni di legalità nel contesto rurale ed ambientale della nostra provincia.
Gli autori del furto in tal modo si procuravano gratuitamente acqua ad alta pressione che utilizzavano per l’irrigazione di colture agricole e che avevano a disposizione tutto l’anno, attraverso un meccanismo gestito da tre saracinesche che regolavano l’apertura e la chiusura.
Ad intervenire sono stati gli uomini del Comando Stazione Forestale di Foggia e quelli del servizio sicurezza del Consorzio per la Bonifica della Capitanata, che gestisce l’opera.
È un’operazione importante – sostiene il Presidente del Consorzio Pietro Salcuni, che conferma la valenza della collaborazione istaurata tra le due Amministrazioni che agiscono in perfetta sinergia, in applicazione di specifico Protocollo di Intesa. Anche il Comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato di Foggia, Angela Malaspina, esprime soddisfazione per il risultato che rappresenta l’impegno delle due istituzioni a tutela del territorio e delle sue risorse, tra le quali l’acqua è una delle più significative per lo sviluppo rurale della capitanata.
L’utilizzo di specifica strumentazione elettronica da parte del Corpo forestale dello Stato permette di individuare condutture anche a diversi metri di profondità ed è un valido strumento di lavoro per prevenire e reprimere abusi in danno della risorsa idrica.
I Forestali hanno sequestrato tutte le tubazioni, saracinesche, flange ecc. e stanno indagando per individuare gli autori, mentre continua incessante il controllo del territorio al fine di ripristinare condizioni di legalità nel contesto rurale ed ambientale della nostra provincia.