Una provocazione per pungolare le famiglie. E' la spiegazione del prefetto di Perugia alle parole pronunciate durante una conferenza stampa. Toni, termini e concetti che sono apparsi subito poco consoni al ruolo che ricopre Antonio Reppucci: fonti vicine a Matteo Renzi avevano descritto il premier come su tutte le ire tanto da chiedere l'intervento di Angelino Alfano.
Il ministro dell'Interno in serata ha reso noto che il prefetto di Perugia andrà via, perché quelle di Reppucci "sono dichiarazioni gravi e inaccettabili. Non può restare lì né altrove". Il video di Umbria 24 mostra il lungo monologo del prefetto, affiancato dai responsabili delle forze dell'ordine.
Il prefetto parla di lotta alla droga e di consumo di droga, dice che magistratura e forze di polizia non possono essere "badanti e tutori", che è necessario il presidio delle famiglie, da lì tutto deve iniziare. Il discorso prosegue, condito da qualche parola in napoletano e qualche espressione un po' troppo 'accesa', fino a quando non si arriva a parlare di madri: "Se la mamma non si accorge che il figlio si droga per me è una mamma fallita, si deve solo suicidare". Così ha detto Reppucci.
Il premier quindi con un tweet a tarda sera si dichiara "grato" ad Alfano per la decisione repentina di mandare via il prefetto ribadendo il concetto: "Le frasi del prefetto di Perugia sono inaccettabili, specie per un servitore dello Stato".