Ilva, “Renzi sblocchi le risorse per risanamento. Taranto come Lienz, un sogno possibile”

TARANTO - “Il botta e risposta tra Federacciai e Governo sull’Ilva di Taranto rivela il passo indietro dell’esecutivo di Renzi su posizioni annunciate di partecipazione alla risoluzione di una questione nazionale”. Lo dichiara in una nota il vice Presidente del Consiglio regionale pugliese, Nicola Marmo.
“Non si può declinare ancora la vicenda dell’Ilva come fosse privata dell’azienda o, peggio, della Regione Puglia”, prosegue. “È una questione nazionale e come tale va affrontata. Oggi, non possiamo che registrare e condividere l’appello che Confindustria Taranto fa al governo nazionale: bisogna uscire dall’empasse sbloccando le risorse necessarie per i processi di risanamento. Un atto doveroso da parte di Renzi per mantenere la promessa che fece a Taranto di risolvere il problema, perché solo così si può garantire il proseguo della produzione e, quindi, la tutela dei posti di lavoro. Così come non è da trascurare l’ulteriore proposta – anche se non risolutiva - degli industriali al premier di attivare un finanziamento ponte con le banche”.
“Di conseguenza – evidenzia Marmo - ci appare condivisibile la posizione di Gozzi: è innegabile che nessun imprenditore possa farsi carico di un costo così elevato (4 miliardi di euro) quale quello dell’ambientalizzazione in tempi stretti. In questo quadro, le posizioni governative deludono e lasciano pensare che qualcuno voglia disinteressarsi all’Ilva. Basterebbe, a nostro avviso, uno sguardo all’Austria e alla sua esperienza virtuosa di Lienz, la prima città austriaca per produzione industriale che ospita nel suo centro un’acciaieria. Eppure, è la seconda città per l’aria più pulita e ambiente rispettato. Un esempio straordinario di produzione ecosostenibile, frutto di scelte e investimenti intelligenti”.
“Sarebbe un salto nel futuro se a Taranto lo Stato cogliesse questo momento come un’opportunità –conclude Marmo - e riuscisse a scrivere una pagina di grande politica, d’esempio per tutta l’Europa. Noi vogliamo Taranto come Lienz!”.

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