BARI - Introna reagisce alla nuova VIA sul petrolio in mare: “sarà sempre e ancora NO” Il mare pugliese non si vende e non si svende. Alle multinazionali del petrolio il Consiglio regionale lo ha già detto in modo compatto, ma evidentemente è necessario ripeterlo. Il presidente Onofrio Introna commenta la nuova richiesta di valutazione ambientale della Global Petroleum Ltd al Ministero dell'Ambiente. Chiedono di poter agire in una grande area che va dal largo di Giovinazzo a Torchiarolo. Ma si tratta di più di metà della costa pugliese adriatica! E Introna torna a pronunciare un NO netto all'oro nero dell'Adriatico, che è tutto tranne che prezioso. Il vero oro sono le nostre acque trasparenti, il vero petrolio è il mare pulito, la GP ci ascolti bene e lo ribadiamo ancora anche al Ministero. La Regione come istituzione, ma anche la Puglia come sistema (enti locali, territorio, forze sociali, associazioni, cittadini), si sono già espresse in una specie di referendum virtuale: giù le mani dal nostro mare, osserva il presidente. Lo hanno fatto attraverso manifestazioni popolari, dichiarazioni, documenti, ordini del giorno e con una proposta di legge alle Camere, approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, per la moratoria delle ricerche e coltivazioni di idrocarburi in Adriatico e Ionio. Introna è categorico: il trascorrere del tempo non cambia la nostra posizione. L'ipotesi petrolio in mare non va stralciata. Va stracciata, dimenticata.