Antonio Iovine continua a parlare e stavolta fa tremare anche i palazzi di giustizia. L'ex boss del clan dei Casalesi, arrestato nel novembre 2010 dopo una latitanza durata 14 anni, racconta che la camorra nel tribunale di Napoli aveva una "struttura per corrompere i giudici".
Il capoclan, pentitosi lo scorso maggio diventando un collaboratore di giustizia, parla in particolare di 250mila euro per 'aggiustare' un processo.
Le nuove confessioni dell'ex boss camorra sono contenute negli atti depositati a Napoli dov'è in corso il processo Bidognetti che vede imputati lo stesso Iovine e il suo ex legale, Michele Santonastaso. Il denaro sarebbe servito per ottenere l'assoluzione dello stesso 'O Ninno' in un processo per duplice omicidio in appello, per il quale Iovine era stato invece condannato all'ergastolo in primo grado. Tutte le sue dichiarazioni saranno verificate dall'autorità giudiziaria.
Le nuove confessioni dell'ex boss camorra sono contenute negli atti depositati a Napoli dov'è in corso il processo Bidognetti che vede imputati lo stesso Iovine e il suo ex legale, Michele Santonastaso. Il denaro sarebbe servito per ottenere l'assoluzione dello stesso 'O Ninno' in un processo per duplice omicidio in appello, per il quale Iovine era stato invece condannato all'ergastolo in primo grado. Tutte le sue dichiarazioni saranno verificate dall'autorità giudiziaria.