LECCE - Dal prossimo 1 ottobre in seguito alla decisione del Consiglio dei Ministri misure urgenti per la semplificazione e per la crescita del Paese il TAR di Lecce (Tribunale amministrativo regionale) rischia di essere eliminato e per qualsiasi ricorso ci si dovrebbe rivolgere al TAR di Bari. Alla base della decisione della soppressione delle sedi distaccate, secondo il Consiglio dei Ministri, c'è una riduzione dei costi.
In un'intervista pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno il Presidente del TAR di Lecce, Antonio Cavallari, ha dichiarato che la sede leccese costa “25mila euro all’anno di locazione alla Provincia. Affitto riferito ad una piccola parte dell’immobile: l’ufficio accettazione e l’archivio. Tutto il resto è un bene demaniale”. A Bari, aggiunge, si spende molto di più, addirittura un milione di euro per una sede che non sarà sufficiente ad accogliere il nostro personale".
La CNA Lecce si associa a tutti coloro che si stanno mobilitando contro una decisione che provocherebbe disagi a tutti i cittadini pugliesi che, per usufruire di un servizio, saranno costretti a percorrere oltre 200 km.
Proprio così: la Puglia è lunga oltre 400 KM e andare a Bari per noi cittadini del basso Salento significa spendere ancora più soldi per vedere tutelati i nostri diritti.
In un'intervista pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno il Presidente del TAR di Lecce, Antonio Cavallari, ha dichiarato che la sede leccese costa “25mila euro all’anno di locazione alla Provincia. Affitto riferito ad una piccola parte dell’immobile: l’ufficio accettazione e l’archivio. Tutto il resto è un bene demaniale”. A Bari, aggiunge, si spende molto di più, addirittura un milione di euro per una sede che non sarà sufficiente ad accogliere il nostro personale".
La CNA Lecce si associa a tutti coloro che si stanno mobilitando contro una decisione che provocherebbe disagi a tutti i cittadini pugliesi che, per usufruire di un servizio, saranno costretti a percorrere oltre 200 km.
Proprio così: la Puglia è lunga oltre 400 KM e andare a Bari per noi cittadini del basso Salento significa spendere ancora più soldi per vedere tutelati i nostri diritti.