LECCE - Martedì 10 luglio, alle ore 10.30, in piazzetta Sigismondo Castromediano, verrà riposizionata la lapide commemorativa intitolata all’onorevole Giacomo Matteotti.
Il sindaco Paolo Perrone ha accolto l’invito di tre cittadini leccesi (Enzo Bianco, Valentino De Luca e Pasquale Poso) i quali avevano chiesto di recuperare la lapide e di ricollocarla al suo posto al fine di rimarcare i valori di libertà e di uguaglianza sociale che hanno ispirato l’attività del deputato socialista e che albergano nell’animo dei leccesi.
Alla cerimonia che cade nel 70° anniversario della posa della lapide, nonché nel giorno del 90° anniversario dell’assassinio di Matteotti –prenderanno parte il vicesindaco di Lecce, Carmen Tessitore e numerose autorità civili e militari.
“E’ una cerimonia profondamente sentita dalla nostra comunità - ha sottolineato il sindaco Paolo Perrone - promossa affinché la memoria non si stemperi, né si affievolisca, ma resti attiva e vigile, perché un Paese senza memoria rischia di perdere la propria identità ”.
La lapide, scoperta l’11 giugno del 1944, fino al 1973 risultava essere posizionata sul muro perimetrale di Palazzo Carafa, sul lato che si affaccia su piazzetta Castromediano. Le ricerche effettuate dalla segreteria del Sindaco e da diversi uffici comunali hanno dato esito negativo: con ogni probabilità , dunque, l’epigrafe originale è andata irrimediabilmente perduta.
Il sindaco Paolo Perrone ha accolto l’invito di tre cittadini leccesi (Enzo Bianco, Valentino De Luca e Pasquale Poso) i quali avevano chiesto di recuperare la lapide e di ricollocarla al suo posto al fine di rimarcare i valori di libertà e di uguaglianza sociale che hanno ispirato l’attività del deputato socialista e che albergano nell’animo dei leccesi.
Alla cerimonia che cade nel 70° anniversario della posa della lapide, nonché nel giorno del 90° anniversario dell’assassinio di Matteotti –prenderanno parte il vicesindaco di Lecce, Carmen Tessitore e numerose autorità civili e militari.
“E’ una cerimonia profondamente sentita dalla nostra comunità - ha sottolineato il sindaco Paolo Perrone - promossa affinché la memoria non si stemperi, né si affievolisca, ma resti attiva e vigile, perché un Paese senza memoria rischia di perdere la propria identità ”.
La lapide, scoperta l’11 giugno del 1944, fino al 1973 risultava essere posizionata sul muro perimetrale di Palazzo Carafa, sul lato che si affaccia su piazzetta Castromediano. Le ricerche effettuate dalla segreteria del Sindaco e da diversi uffici comunali hanno dato esito negativo: con ogni probabilità , dunque, l’epigrafe originale è andata irrimediabilmente perduta.