di Rossana Quatraro - Si prevede un biennio importante per l’università di Bari. A causa del forte debito di 32,3 milioni di euro, il rettore in carica Antonio Felice Uricchio ha dichiarato che sarà necessario intervenire con nuove tassazioni su studenti, borse di studio, riduzione delle attività e servizi.
La situazione economica, già traballante da tempo, era sembrata critica all’ex rettore Corrado Petrocelli che attraverso un’indagine ispettiva aveva scoperto il disavanzo di circa 50 milioni di euro dovuti anche all’inasprimento dei finanziamenti statali del 2010-2012. La mancata vendita dell’ex Manifattura tabacchi che avrebbe portato un’entrata di 30 milioni, non ha certo aiutato. Tutto ciò ha portato il magnifico rettore Uricchio a rivedere il piano regolatore del suo precursore, preventivando per il periodo 2014-2016, una nuova spendingreview che naturalmente sarà discussa in consiglio in accordo coni rappresentanti degli studenti. Purtroppo, quello che appare chiaro da queste anticipazioni, è che per molti sarà più difficile riuscire a far quadrare i conti a casa e iscriversi al primo anno o agli anni successivi.
Alcuni pensano di trasferirsi in altre città dove il costo degli studi è più basso, altri ancora sperano di riuscire a “tirare la cinghia” ancora un pò. Intanto gli studenti cominciano a chiedersi cosa comporterà questo ulteriore cambiamento. Per alcune facoltà sta diventando difficile riuscire a garantire alcuni insegnamenti, in quanto ci sono corsi sprovvisti di insegnanti, o peggio, per seguire le lezioni si è costretti a sedersi per terra o sui gradini, perché i posti a sedere sono inferiori al numero degli studenti o sono fatiscenti ed inutilizzabili.
Servono altri soldi, perchè ciò che perviene dai fondi europei non basta, per cui si stacercando di vendere alcune proprietà dell’università quali appartamenti ed edifici per poter dare una boccata d’ossigeno ai conti. Per il momento non resta che aspettare ulteriori dettagli e sperare che si trovi un compromesso tra ambedue le parti.