Milan, tassello dopo tassello per la ricostruzione: preso Alex e non solo, Inzaghi disegna il suo Diavolo

di Luca Losito - Inizia a comporsi, tassello dopo tassello, il nuovo Milan, quello che si sottopporrà all'attenta guida di Filippo Inzaghi. Dal Psg è arrivato Alex, roccioso difensore preso a parametro 0, che andrà a rinforzare uno dei reparti più traballanti dei rossoneri: la difesa. In attacco, invece, potrebbe arrivare a breve Menez, sempre dal Psg e sempre a costo 0. Un doppio colpo di livello, che certifica ancora una volta quanto Galliani per il Milan sia una risorsa imprescindibile più che una zavorra.

Clarence Seedorf, nonostante sia ancora l'allenatore dei rossoneri, rappresenta ormai il passato. A testimoniarlo il blitz di mercato per Menez, che Galliani ha condotto in compagnia del minuzioso SuperPippo, tecnico che non vuole lasciare nulla al caso e vuole partecipare attivamente anche nel coinvolgimento di nuovi giocatori nel progetto Milan. Aria nuova, diversa, frizzante e pulita. Nonostante il cambio tecnico debba ancora concretizzarsi per ragioni legali, le differenze sul piano organizzativo sono nette. D'altronde, il Diavolo, ha da cancellare l'onta della peggior stagione degli ultimi anni.

Insomma, il nuovo Milan, la creatura di Inzaghi, sembra assumere i tratti del 4-3-3, modulo già parso il più congeniale alla squadra nella gestione Allegri. La speranza, ora, è che Berlusconi non riprovi a scombinare i piani tecnico-tattici non di sua competenza, e soprattutto torni a investire in questa squadra: dalle partenze di Ibrahimovic e Thiago Silva, i rossoneri sono senz'altro la big che ha investito meno sul mercato. I risultati, poi, sono stati la diretta conseguenza di chi s'è trovato costretto ad arrangiarsi alla meno peggio. Non è Milan, no. Questo proprio non lo è. S'inverta la rotta.