di Luca Losito - Sì è chiuso quasi allo scoccare della mezzanotte di ieri il girone E, emettendo anch'esso i suoi verdetti: avanti Francia e Svizzera, a casa Ecuador e Honduras. Transalpini (vincitori indiscussi) e honduregni (troppo mediocri) a parte. E' stata una bella lotta quella per il secondo posto, con la Svizzera che l'ha spuntata soprattutto grazie allo scontro diretto vinto all'esordio con la Tricolor.
Ieri, invece, due partite competamente diverse. Quella della Svizzera, senza storia, a rimarcare l'assoluta mancanza di idee e qualità da parte dell'Honduras. Mattatore assoluto della sfida è stato Shakiri, riserva di lusso nel Bayern, capace di infilare una tripletta e portare gli elvetici agli ottavi. Ora, per lui, c'è la fila. Un classe '91 che diventa la stella di un intero Paese: chissà quando avremo questo privilegio anche noi, Bene gli altri capisaldi, che nel prossimo tutto incontrerà lo spietato Messi. Tappa a dir poco proibitiva.
Quella della Francia, invece, divertente anche se priva di reti. I Galletti hanno giochicchiato e fatto esperimenti utili per il proseguo del loro torneo. Nota di merito all'Ecuador, che in 10 ha pressato i francesi sino all'ultimo strappando lo 0-0. Bene Griezmann, che ha anche colpito un palo. Buona fluidità di gioco e ritmo. Il tempo è tutto dalla parte dei francesi, che al contrario di noi italiani hanno avuto il coraggio di affidarsi totalmente ai giovani. E i rusltati si vedono: loro vanno avanti, noi no.
Insomma, questo girone ha messo in luce una possibile protagonista del Mondiale, un po' a sorpresa: la Francia, partita a fari spenti, ma emersa grazie al talento di Benzema e di tutti i giovani di belle speranze selezionati diaDeschamp. Pogba, Cabaye, Matuidi, Griezmann, Koschelny e molti altri, sono tanta roba. Vedremo fin dove si spingerà la selezione transalpina, e se resisteranno gli elvetici alla sfida della morte con Messi.
Ieri, invece, due partite competamente diverse. Quella della Svizzera, senza storia, a rimarcare l'assoluta mancanza di idee e qualità da parte dell'Honduras. Mattatore assoluto della sfida è stato Shakiri, riserva di lusso nel Bayern, capace di infilare una tripletta e portare gli elvetici agli ottavi. Ora, per lui, c'è la fila. Un classe '91 che diventa la stella di un intero Paese: chissà quando avremo questo privilegio anche noi, Bene gli altri capisaldi, che nel prossimo tutto incontrerà lo spietato Messi. Tappa a dir poco proibitiva.
Quella della Francia, invece, divertente anche se priva di reti. I Galletti hanno giochicchiato e fatto esperimenti utili per il proseguo del loro torneo. Nota di merito all'Ecuador, che in 10 ha pressato i francesi sino all'ultimo strappando lo 0-0. Bene Griezmann, che ha anche colpito un palo. Buona fluidità di gioco e ritmo. Il tempo è tutto dalla parte dei francesi, che al contrario di noi italiani hanno avuto il coraggio di affidarsi totalmente ai giovani. E i rusltati si vedono: loro vanno avanti, noi no.
Insomma, questo girone ha messo in luce una possibile protagonista del Mondiale, un po' a sorpresa: la Francia, partita a fari spenti, ma emersa grazie al talento di Benzema e di tutti i giovani di belle speranze selezionati diaDeschamp. Pogba, Cabaye, Matuidi, Griezmann, Koschelny e molti altri, sono tanta roba. Vedremo fin dove si spingerà la selezione transalpina, e se resisteranno gli elvetici alla sfida della morte con Messi.