E' bufera in Veneto per la nuova inchiesta che vede coinvolti politici e imprenditori. L'accusa di corruzione nei confronti dell'ex governatore veneto Galan fa riferimento a 200mila euro che l'ex manager del gruppo Mantovani Piergiorigio Baita gli avrebbe versato per accelerare le procedura di approvazione di un progetto. La società padovana inoltre si sarebbe fatta carico della ristrutturazione di una villa del deputato di Forza Italia.
Ma contro di lui i pm avrebbero le prove di altri soldi ricevuti illegalmente: almeno 900mila euro di fondi illeciti e poi un vero e proprio "stipendio" da 1 milione all'anno dal 2005 al 2011 "per compiere o aver compiuto atti contrari ai suoi doveri". Galan in serata rompe il silenzio: "Contro di me accuse inverosimili e del tutto generiche, sono totalmente estraneo alla vicenda, ho delle prove inoppugnabili", assicura in una nota l'ex ministro che chiede di essere ascoltato al più presto dai magistrati.
Tra le persone arrestate all'alba di mercoledì ci sono anche il presidente del Coveco, cooperativa impegnata nel progetto Mose, Franco Morbiolo, il generale in pensione Emilio Spaziante e l'amministratore della Palladio Finanziaria spa, Roberto Meneguzzo.
Ma contro di lui i pm avrebbero le prove di altri soldi ricevuti illegalmente: almeno 900mila euro di fondi illeciti e poi un vero e proprio "stipendio" da 1 milione all'anno dal 2005 al 2011 "per compiere o aver compiuto atti contrari ai suoi doveri". Galan in serata rompe il silenzio: "Contro di me accuse inverosimili e del tutto generiche, sono totalmente estraneo alla vicenda, ho delle prove inoppugnabili", assicura in una nota l'ex ministro che chiede di essere ascoltato al più presto dai magistrati.
Tra le persone arrestate all'alba di mercoledì ci sono anche il presidente del Coveco, cooperativa impegnata nel progetto Mose, Franco Morbiolo, il generale in pensione Emilio Spaziante e l'amministratore della Palladio Finanziaria spa, Roberto Meneguzzo.
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