Omicidio coppia Porto Cesareo, presunto killer nega tutto

LECCE - "Non ho ucciso Luigi e Antonella. Ero in un altro posto'': è stata negata ogni accusa nell'interrogatorio di garanzia al cospetto del gip da Vincenzo Tarantino, il 51enne in carcere perché accusato del duplice omicidio di Luigi Ferrari e della moglie Antonella Parente, i due coniugi di Porto Cesareo massacrati complessivamente con oltre quaranta colpi inferti con un oggetto contundente la notte tra lunedì e martedì scorsi nella loro abitazione, a Porto Cesareo.

Il presunto omicida è apparso confuso.

Intanto il giudice per le indagini preliminari di Lecce Antonia Martalo' ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica avanzata dall'avvocato di Tarantino.

La sollecitazione era stata avanzata dal legale nel corso dell'udienza di convalida del fermo di polizia giudiziaria disposto dai carabinieri con le ipotesi di rapina e omicidio volontario, aggravato dall'efferatezza e dai futili motivi.

Il giudice ha ritenuto che, al momento, non sia necessario verificare quali siano le condizioni mentali di Tarantino ne' quali fossero al momento in cui ha commesso il duplice omicidio. Per il gip e' valido il provvedimento di fermo, che e' stato convalidato, e l'uomo deve restare detenuto in carcere.

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