LECCE - Via libera al Sac Terre di Lupiae. Dopo un lungo processo di progettazione e negoziazione con gli uffici regionali, il Sac è stato riconosciuto e finanziato dalla Regione Puglia.Dopo un lungo processo di progettazione e negoziazione con gli uffici regionali, anche il SAC Terre di Lupiae è stato riconosciuto e finanziato. Il finanziamento concesso dalla Regione Puglia ammonta a 747.371,27 euro per il suo startup.
I Sistemi Ambientali e Culturali (Sac) sono aggregazioni territoriali finalizzate alla valorizzazione e gestione integrata di beni ambientali e culturali già esistenti e fruibili (aree protette, beni monumentali e archeologici, musei, teatri storici, biblioteche, archivi).
Nel corso della conferenza stampa è statosottoscritto l’accordo che definisce la governance e il soggetto gestore del programma di valorizzazione del Sac.
“Grazie ai Sac– ha sottolineato il direttore del Must e dirigente del settore Cultura del Comune di Lecce, Nicola Elia - si potrà ottenere una sorta di bolino blu che servirà ad intercettare le fonti di finanziamento messe a disposizione dalla Comunità Europea con i Fondi Fesr 2014-2020. Il Museo Storico della città diventerà la stazione di testa della gestione culturale che andrà nella direzione degli ecomusei e delle biblioteche”.
“La gestazione è stata difficile e complicata- ha spiegato il sindaco Paolo Perrone - ma siamo riusciti finalmente a tagliare questo importante traguardo. La collaborazione siglata con gli altri enti sarà sicuramente proficua anche per il futuro perché ognuno potrà pianificare e gestire la propria attività culturale.Si tratta di una grossa opportunità perun territorio che oramai ragiona in termini di area vasta; ci sono peculiarità da valorizzare assieme nello spirito che sottende il percorso di Lecce2019. Si tratta di un modo innovativo di valorizzarei nostri beni e i nostri contenitori culturali, pensiamo ad esempio ai musei che non dovranno più limitarsi ad assumere un aspetto conservativo econtemplativo ma dovranno essi stessi trasformarsi in luoghi di fervore e di produzione culturale. E’ questa in fin dei conti, la grande sfida che ci attende”.
Il primo obiettivo del Sac è che la cultura e il paesaggio ritornino ad essere un fattore chiave delle politiche di sviluppo territoriale: i parchi, le riserve, le biblioteche, i musei, i luoghi che producono cultura sono ambiti potenziali di sviluppo per nuove professionalità , nuove opportunità di crescita per il territorio. Il fine è che la valorizzazione dei beni culturali e ambientali diventi un motore di innovazione, di coesione sociale e soprattutto di nuove economie.
Ogni Sac è caratterizzato da un’idea forza originale che specifica i possibili percorsi di sviluppo, attrattività e qualità della vita del sistema territoriale interessato, da perseguire attraverso l’uso innovativo, l’integrazione e l’incremento delle risorse ambientali e culturali disponibili.
In seguito ad un avviso pubblico del 2010 e ad una procedura negoziale complessa tra Regione e partner proponenti, sono stati costituiti in Puglia 18 Sistemi Ambientali e Culturali, coinvolti 187 Comuni e più di 1000 partner.
Il SAC Terre di Lupiae è uno dei Sistemi Ambientali e Culturali della Regione Puglia, creato con l’obiettivo di valorizzare, mettere in rete e gestire i beni ambientali e culturali di 10 Comuni attraverso un sistema integrato di attività laboratoriali, allestimenti e di comunicazione.
È composto dalla Provincia di Lecce, dall’Università del Salento, e da 10 comuni: Castrì di Lecce, Cavallino, Lecce, Lizzanello, Melendugno, Monteroni, Novoli, San Cesario di Lecce, Squinzano, Vernole.
Il soggetto capofila del Sac Terre di Lupiae è il Comune di Lecce.
Il Sac interessa ben 53 tra beni ambientali e culturali, e il progetto di start-up del SAC si concentra specificatamente su 8 attrattori del territorio, tra cui 6 sono beneficiari di risorse già dalla fase di avvio: MUST - Museo Storico di Lecce, Centro Polifunzionale – Biblioteca, Mediateca, Museo-Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea – presso l’ex Asilo Tarantini e Mercato Comunale di Novoli, Biblioteca Comunale “A. Rizzo” e Casina Vernazza di Cavallino, Biblioteca comunale di Melendugno presso Centro culturale Rina Durante (Laboratori urbani Koinè), Ecomuseo di Acquarica di Lecce (Vernole) e il Museo diffuso storico ambientale di Cavallino (laboratorio ecomuseale). Mentre i restanti due, pur non essendo beneficiari diretti di risorse, sono coinvolti sin dalla fase di avvio della gestione integrata del SAC: Anfiteatro e Teatro Romano; Biblioteca – Mediateca “G. Cingolani”di Squinzano.
Il Sac prevede inoltre la costruzione di un sistema di governance unitario e di una rete di partner con un programma condiviso, che consentiranno di gestire in maniera integrata, efficace e sostenibile l’offerta culturale del territorio.
Alla conferenza stampa hanno preso parte anche il consigliere comunale di delegato al Sac, Massimo Alfarano, il prorettore dell’Università del Salento, Vittorio Poscia e Antonio Cordella per Lecce2019, oltre ai rappresentanti dei Comuni di Castrì di Lecce, Cavallino, Lizzanello, Melendugno, Monteroni, Novoli, San Cesario, Squinzano e Vernole.
I Sistemi Ambientali e Culturali (Sac) sono aggregazioni territoriali finalizzate alla valorizzazione e gestione integrata di beni ambientali e culturali già esistenti e fruibili (aree protette, beni monumentali e archeologici, musei, teatri storici, biblioteche, archivi).
Nel corso della conferenza stampa è statosottoscritto l’accordo che definisce la governance e il soggetto gestore del programma di valorizzazione del Sac.
“Grazie ai Sac– ha sottolineato il direttore del Must e dirigente del settore Cultura del Comune di Lecce, Nicola Elia - si potrà ottenere una sorta di bolino blu che servirà ad intercettare le fonti di finanziamento messe a disposizione dalla Comunità Europea con i Fondi Fesr 2014-2020. Il Museo Storico della città diventerà la stazione di testa della gestione culturale che andrà nella direzione degli ecomusei e delle biblioteche”.
“La gestazione è stata difficile e complicata- ha spiegato il sindaco Paolo Perrone - ma siamo riusciti finalmente a tagliare questo importante traguardo. La collaborazione siglata con gli altri enti sarà sicuramente proficua anche per il futuro perché ognuno potrà pianificare e gestire la propria attività culturale.Si tratta di una grossa opportunità perun territorio che oramai ragiona in termini di area vasta; ci sono peculiarità da valorizzare assieme nello spirito che sottende il percorso di Lecce2019. Si tratta di un modo innovativo di valorizzarei nostri beni e i nostri contenitori culturali, pensiamo ad esempio ai musei che non dovranno più limitarsi ad assumere un aspetto conservativo econtemplativo ma dovranno essi stessi trasformarsi in luoghi di fervore e di produzione culturale. E’ questa in fin dei conti, la grande sfida che ci attende”.
Il primo obiettivo del Sac è che la cultura e il paesaggio ritornino ad essere un fattore chiave delle politiche di sviluppo territoriale: i parchi, le riserve, le biblioteche, i musei, i luoghi che producono cultura sono ambiti potenziali di sviluppo per nuove professionalità , nuove opportunità di crescita per il territorio. Il fine è che la valorizzazione dei beni culturali e ambientali diventi un motore di innovazione, di coesione sociale e soprattutto di nuove economie.
Ogni Sac è caratterizzato da un’idea forza originale che specifica i possibili percorsi di sviluppo, attrattività e qualità della vita del sistema territoriale interessato, da perseguire attraverso l’uso innovativo, l’integrazione e l’incremento delle risorse ambientali e culturali disponibili.
In seguito ad un avviso pubblico del 2010 e ad una procedura negoziale complessa tra Regione e partner proponenti, sono stati costituiti in Puglia 18 Sistemi Ambientali e Culturali, coinvolti 187 Comuni e più di 1000 partner.
Il SAC Terre di Lupiae è uno dei Sistemi Ambientali e Culturali della Regione Puglia, creato con l’obiettivo di valorizzare, mettere in rete e gestire i beni ambientali e culturali di 10 Comuni attraverso un sistema integrato di attività laboratoriali, allestimenti e di comunicazione.
È composto dalla Provincia di Lecce, dall’Università del Salento, e da 10 comuni: Castrì di Lecce, Cavallino, Lecce, Lizzanello, Melendugno, Monteroni, Novoli, San Cesario di Lecce, Squinzano, Vernole.
Il soggetto capofila del Sac Terre di Lupiae è il Comune di Lecce.
Il Sac interessa ben 53 tra beni ambientali e culturali, e il progetto di start-up del SAC si concentra specificatamente su 8 attrattori del territorio, tra cui 6 sono beneficiari di risorse già dalla fase di avvio: MUST - Museo Storico di Lecce, Centro Polifunzionale – Biblioteca, Mediateca, Museo-Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea – presso l’ex Asilo Tarantini e Mercato Comunale di Novoli, Biblioteca Comunale “A. Rizzo” e Casina Vernazza di Cavallino, Biblioteca comunale di Melendugno presso Centro culturale Rina Durante (Laboratori urbani Koinè), Ecomuseo di Acquarica di Lecce (Vernole) e il Museo diffuso storico ambientale di Cavallino (laboratorio ecomuseale). Mentre i restanti due, pur non essendo beneficiari diretti di risorse, sono coinvolti sin dalla fase di avvio della gestione integrata del SAC: Anfiteatro e Teatro Romano; Biblioteca – Mediateca “G. Cingolani”di Squinzano.
Il Sac prevede inoltre la costruzione di un sistema di governance unitario e di una rete di partner con un programma condiviso, che consentiranno di gestire in maniera integrata, efficace e sostenibile l’offerta culturale del territorio.
Alla conferenza stampa hanno preso parte anche il consigliere comunale di delegato al Sac, Massimo Alfarano, il prorettore dell’Università del Salento, Vittorio Poscia e Antonio Cordella per Lecce2019, oltre ai rappresentanti dei Comuni di Castrì di Lecce, Cavallino, Lizzanello, Melendugno, Monteroni, Novoli, San Cesario, Squinzano e Vernole.